Colloquio di lavoro: le regole per una prima buona impressione

di Redazione 1

Si potrebbe parlare ore e ore di come affrontare un colloquio di lavoro. Essere contattati dall’azienda a cui avete inviato il vostro curriculum è sicuramente un primo punto a favore, ma non basta. Assolutamente no. In pochi minuti, la maggior parte delle volte, si gioca la prima carta – si spera – vincente, e fondamentale è anche la prepararazione pre-incontro.

Curare l’igiene personale, vestirsi in modo consono, arrivare al colloquo magari in anticipo – mai in ritardo – portare una copia del CV, e prepararsi, qualsiasi sia l’esito, ad affrontare il colloquio di lavoro con ottimismo, positività  e un sorriso sul viso. Il colloquio è infatti,  in ogni caso, un’esperienza importante sia per il selezionatore che per chi spera di essere selezionato.

Ci siamo. D’obbligo, e cortese, salutare l’esaminatore con una vigorosa stretta di mano. Senza esagerare, ovvio. Sì allo stare seduto in maniera composta, no agli evidenti segni di nervosismo come giocherellare con capelli, penne, e mordicchiare le unghie. Sì al guardare negli occhi l’interlocutore, ma senza fissarlo. No al perdere il filo del suo discorso e mostrarsi magari annoiati in fase di descrizione dell’azienda con tanto di numeri e grafici sul fatturato annuale.

La parola spetta a voi? Finalmente! Meglio allora utilizzare un tono di voce il più chiaro possibile quando si risponde, evitando parole monosillabi ma neanche lanciandosi in discussioni logorroiche. Mai essere evasivi o pronunciare ‘non lo so’, e mai e poi mai parlare male di ex colleghi e datori di lavoro se si fa un tuffo nel passato.

Attenzione anche nel domandare immediatamente l’eventuale retribuzione in caso di assunzione. Richiesta lecita, certo, ma se posta male o nel momento sbagliato potrebbe dare l’impressione che la vostra presenza, lì, non sia altro che per una questione economica. Mica di crescita e soddisfazione personale.

Al di là dell’esito comunque, sappiate che ogni colloquio di lavoro è un passo fondamentale nella vita di ognuno di noi e che, come in ogni altro campo, più colloqui si fanno, e più si diventa bravi nell’affrontare incontri del genere.

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