Autostima, credere in se stessi per ritrovare l’equilibrio

di Redazione 0

L’autostima è importante non solo per non desistere, ancor prima di aver tentato, da imprese che ci sembrano al di fuori dalla nostra portata, ma anche per essere sereni con gli altri e ritrovare la calma. Una persona che non crede in se stessa avrà bisogno di credere in qualcos’altro che gli dia forza e coraggio, sostegno. Può trattarsi dell’appoggio e dell’approvazione degli altri o peggio di dipendenze che fanno sentire forti e spavaldi. In ogni caso si tratterà di fattori esterni, indipendenti dalla nostra volontà e proprio per questo tutt’altro che forti, anzi deboli, estremamente fragili, volubili. Nessun altro può combattere le nostre battaglie e non ogni giorno, anche se c’è chi può darci una mano ogni tanto.

Non si può affidare la propria vita, il proprio successo, né le proprie responsabilità agli altri o ad altro. La differenza, da crederci capaci di gestire al meglio la nostra esistenza, le nostre scelte, di tracciare il nostro percorso, ed esserlo davvero è sottile, quasi impercettibile. Se ci crediamo forti, in grado di affrontare le difficoltà, di dimostrare il nostro valore, di riuscire a fare qualcosa nel migliore dei modi che riteniamo possibile, saremo ad un passo, molto piccolo, dall’esserlo sul serio.

Ci saranno fallimenti, sconfitte, scivoloni e ne saremo in parte o pienamente responsabili ma quello che avrà davvero importanza è che avremo in mano le redini della nostra vita perché avremo scelto di affidarci a noi stessi, con tutto quello che questo comporta, nel bene e nel male, nei successi e negli insuccessi, siamo noi che muoviamo i fili, gli artefici del nostro destino, i padroni delle nostre emozioni.

Questo ci aiuterà anche a vivere più serenamente il rapporto con gli altri che saranno spettatori e partecipi della nostra vita ma non avranno mai il ruolo di protagonista. Servirà a noi quando avremo successo perché non dovremo solo ringraziare o imputarlo agli altri e anche quando invece falliremo, per evitare di scaricare addosso agli altri la responsabilità più completa dei nostri errori, minando in questo modo le relazioni interpersonali.

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