Stress, impariamo a gestirlo in poche mosse

di Redazione 0

Gestire lo stress, o meglio il distress, quella tensione negativa che sfianca, quel carico eccessivo da sopportare che rende i nostri passi sempre più pesanti giorno dopo giorno. Come reagire? Attività fisica, alimentazione sana, vita sociale costellata da persone positive e volti amici, un lavoro che piace, esercizi di rilassamento, meditazione, se ne parla spesso e senza dubbio sono i migliori antistress, senz’altro quelli più praticati ed efficaci.

E poi ci sono quelle piccole grandi azioni che possono fare la differenza nel percorso per liberarsi dallo stress. Ne parla la dottoressa Roberta Lee in The Superstress solution, di come oggi siamo portati, erroneamente, a pensare di poter gestire tutto al meglio anche quando il carico di stress è eccessivo: dormire poco, far funzionare la vita relazionale, lavorare a ritmi incessanti, essere dei buoni genitori, dei buoni amici, dei buoni figli… eppure accettare di avere dei limiti, pronunciare qualche no, allontanarci dalla pericolosa curva a gomito del perfezionismo, è la chiave per vivere meglio. E allora, cosa si può fare per affrontare lo stress con azioni piccole ma determinanti?

Ognuno ha le sue strategie. Therese J.Borchard su Psychcentral.com ci illustra le sue:

  • Ridurre le cose da fare, dimezzando la lista di obblighi e doveri. Come? Iniziando a chiederci cosa succederà se non facciamo una cosa in quel preciso istante. Saremo stupiti nello scoprire quante cose inutili avevamo messo in cantiere.
  • Assegnare una priorità alle cose da fare, stilando una lista ed assegnando un numero da 1 a 10 ai vari punti, dove 10 è una cosa importantissima ed indispensabile ed 1 la più insignificante. Anche se ogni giorno ci occupassimo soltanto dei punti fino all’8 sarebbe già un bel traguardo.
  • Accettare i limiti umani e smetterla di comportarsi da supereroi. Non abbiamo mantelli magici, auto che volano e giornate di 60 ore, dunque non possiamo nemmeno compiere imprese impossibili senza superpoteri.
  • Accettare l’aiuto degli altri, la collaborazione e la cooperazione.
  • Ridere.
  • Usare la matita e non la penna, vale a dire scrivere la lista delle cose da fare con implicita una certa flessibilità, le cose cambiano, anche nel corso di un solo giorno.
  • Pensare ai piccoli problemi di ogni giorno, imparando a ridimensionarli anche rispetto ai veri drammi che affliggono il mondo.
  • Evitare le persone negative.
  • Far comprendere al perfezionista che si annida nel nostro cervello che non è un problema se non otteniamo sempre il massimo.
  • Dormire bene.
  • Scoprire quali cose ci ricaricano e trovare un po’ di tempo da dedicargli.
  • Imparare a dire di no senza sensi di colpa. Se non abbiamo il tempo di fare una cosa, pazienza. Una domanda implica la possibilità di un rifiuto, accettare non è l’unica scelta possibile.

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