Rabbia, come aiutare gli adolescenti ad incanalarla

di Redazione 1

Nulla viene dal nulla, spiega Signe Whitson, autrice di How to Be Angry: An Assertive Anger Expression Group Guide for Kids and Teens, a proposito della rabbia che crediamo spesso immotivata e che ci fa quasi paura, comune in molti adolescenti e bambini nei confronti dei loro coetanei e che spesso sfocia in conflitti più gravi che preoccupano genitori ed insegnanti e la società tutta. L’esperta spiega che bisogna guardare oltre quello che è il comportamento superficiale di un bambino e capire perché anche a sette anni e tra amichetti possano sorgere sentimenti così forti e dirompenti di aggressività.

L’esperto consiglia di non procedere mai negando completamente tutte le situazioni e le azioni che un ragazzo non deve fare quando si tratta di esprimere la sua rabbia. E’ più utile, invece di criticare e proibire semplicemente, mostrare empatia per le emozioni sperimentate dai propri figli e riconoscere che la rabbia non è sbagliata, anche noi adulti in fondo la avvertiamo solo che magari, non sempre, riusciamo ad incanalarla nel modo giusto, in parole povere a controllarci.
Quando i bambini imparano che qualsiasi modo in cui si sentono è accettabile, e che è quello che fanno con i loro sentimenti (per esempio il modo in cui li palesano) che conta, essi acquisiscono delle competenze per una più efficace gestione emotiva e di autocontrollo.

Secondo consiglio che dà l’esperto ai genitori è di parlare, parlare, parlare. Bisogna insegnare al ragazzo a tradurre in parole i sentimenti incoraggiandolo a tirare fuori l’ondata di emozioni travolgenti che lo ha assalito. Ad esempio stilando una lista delle cose che lo fanno arrabbiare e paragonarla alla vostra, essere complici, accettare il problema, discuterne per poi imparare a gestire e prevenire tutte quelle situazioni in cui si è a rischio di sbottare.Questo esercizio è utile anche per favorire una comprensione reciproca. Incoraggiare il bambino a tenere un diario in cui scrivere le sue emozioni e registrare i suoi pensieri e sentimenti, specie quelli forti che non riesce a gestire. Questo lo aiuterà a conoscersi meglio ed a comprendere.

Infine, è importante, per l’esperto, che i genitori accettini la rabbia provata dai loro bambini, invece di rifiutarla e mostrarsi atterriti, sgomenti. Bisogna invece mostrare empatia, rispetto, essere disposti ad ascoltarla e comprenderla per aiutare davvero il bambino senza soffocare ciò che prova con il risultato che la rabbia potrebbe, non ascoltata e compresa, sfociare altrove per farsi sentire.

Commenti (1)

  1. Ciao dipende la rabbia dove la senti il più delle volte se si trova nel basso ventre vuol dire che dobbiamo prenderci le nostre responsabilità da piccoli è importante che i bambini studino o quando sono ragazzi
    e ogni tanto dire no Grazie

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