Il rapporto materno influenza le relazioni da adulti

di Redazione 0

Il rapporto che la mamma instaura con i figli è molto importante, sin da i primi mesi di vita, tanto da influenzare il nostro comportamento e il modo di portare avanti le relazioni interpersonali, dal partner agli amici. Sono tanti gli studi che lo dimostrano, e quello condotto dall’Università del Minnesota, negli Usa, aggiunge un ulteriore tassello al quadro.

Secondo gli esperti, infatti, la maggiore o minore capacità di amare, avere fiducia o risolvere i conflitti nelle relazioni dipende dalle esperienze vissute con la mamma nei primi 12-18 mesi di vita. Come afferma il dottor Jeffry A Simpson, che ha coordinato lo studio, tali esperienze predicono il comportamento nei rapporti romantici 20 anni dopo.

Sarebbero proprio i primi mesi quelli che temprano il futuro comportamento nelle relazioni sociali, quando il bambino non sa ancora discernere. La mente del bambino dunque registra tutto, anche se gli adulti, e il bambino stesso, non se ne rendono conto.

Come spiega il dottor Simpson:

Le persone trovano, nel miglior modo possibile, un coerente, adattativo sistema per rispondere alle loro attuali situazioni in base a ciò che è accaduto loro in passato.

Il team di ricercatori, per verificare la loro ipotesi, hanno esaminato 75 bambini nati da madri a basso reddito, i quali sono poi stati seguiti dalla nascita fino al compimento del loro trentesimo compleanno. Durante la prima fase dello studio, i bambini hanno vissuto, assieme alle madri, situazioni di stress, mentre nella seconda fase, i partecipanti sono stati osservati e valutati in base al loro sviluppo emotivo, vale dire in base alle loro capacità e resistenza vita di relazione e nei compiti di risoluzione dei conflitti, dapprima con i coetanei della scuola, poi con i migliori amici adolescenti e, infine, nelle relazioni d’amore.

In questo modo, gli esperti hanno scoperto come chi aveva vissuto situazioni stressanti durante i primi mesi di vita nel rapporto con la madre, avesse la tendenza ad essere meno fiducioso in se stesso e non fosse capace di affrontare i conflitti con gli altri.

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