Videogames, i genitori imparano ad usarli per i loro figli

di Redazione 0

Si tratta di un’iniziativa promossa dalla nota azienda produttrice di videogames e console, Nintendo. La motivazione che è alla base della promozione è quella di rendere il rapporto madre-figli più forte. Si sa, molto spesso i bambini trascorrono ore intere a giocare e ad appassionarsi a dei videogames. Questo potrebbe portare ad una “rottura” nella comunicazione e nel rapporto con i propri genitori generando distacco. Proprio per evitare questo problema la Nintendo ha promosso una serie di lezioni gratuite per le madri e i padri interessati. In questo modo potranno sapere tutto sui giochi utilizzati dai propri figli, la storia, i vantaggi e gli svantaggi del loro utilizzo, il modo migliore e più sapiente per utilizzarli.

L’iniziativa, da titolo “Mi intendo di Nintendo: La gestione del rapporto tra videogiochi e figli”, è durata sei giorni a Milano. Per la precisione, dal 1 al 6 dicembre si sono svolte lezioni della durata di circa due ore presso la Mediateca di Santa Teresa.  Oltre a Nintendo Italia, l’evento è stato voluto e curato dalla Professoressa Manuela Cantoia, del Servizio di Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione dell’Università Cattolica.

Il progetto si è posto come scopo principale quello di dare ai genitori la possibilità di sapere di più sui propri figli in base ai videogiochi che utilizzano, sia dal punto di vista psicologico-pedagogico sia tecnico. L’ingresso era aperto a tutti e libero. I partecipanti avevano come unico requisito principale quello di portare con sé la propria consolle Nintendo DS o 3DS. In questo modo, i genitori hanno avuto l’opportunità di provare con mano cosa fanno i propri figli giorno dopo giorno. L’iniziativa curata dalla SPAEE è importantissima per i genitori e speriamo si possa ripetere anche per i prossimi anni. Si sa quanto siano, in alcune situazioni, gravi le differenze comunicative tra giovani e genitori.

Con questa iniziativa si cerca di porre fine al divario tra le due generazioni instaurando una comunicazione comune. Per farvi capire qualcosa in più vi diamo l’occasione di guardare un video dell’iniziativa che comprende anche una piccola intervista a Manuela Cantoia.

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