Psicologia innovativa, applicazioni iPhone e social network: ne parliamo con il dottor Mazzucchelli

di Redazione 2

Cari amici di Iovalgo, proseguiamo il nostro speciale sulla psicologia innovativa in compagnia del dottor Luca Mazzucchelli, che ieri ci ha chiarito il nuovo approccio della consultazione psicologica online che parte da Skype e dal contatto virtuale.

Oggi parliamo di tecnologia al servizio di psicologo e paziente, in riferimento nello specifico alle applicazioni iPhone e alle potenzialità del social network come strumento di arricchimento e prevenzione.

Le potenzialità della tecnologia nell’ambito della comunicazione tra medico e paziente sono sconfinate. Lei ad esempio ha creato insieme al dottor Algeri diverse applicazioni iPhone, tra cui la guida Genitori si diventa. Un binomio vincente: l’innovazione al servizio della psicologia. Quali prospettive si aprono da questo sodalizio?

L’idea di sfruttare a 360 gradi le potenzialità delle nuove tecnologie ha spinto me e Davide Algeri a sondare il tipo di curiosità attorno ai nuovi modi di fruire le conoscenze psicologiche. “Genitori si diventa” è nata dal lavoro e dalla passione di oltre 20 psicologi e psicoterapeuti curiosi di vedere cosa sarebbe scaturito da questo primo esperimento. I risultati ci hanno confermato un grande interesse non solo da parte del pubblico, ma anche dal mondo accademico, che ci ha chiesto di raccontare la nostra esperienza in un convegno tenutosi all’Università degli studi di Bergamo a settembre.
Ma un’applicazione per iPhone non deve essere intesa come “curativa”, quanto come spunto per confrontarsi con una serie di questioni: il primo passo di un percorso che poi, per chi interessato, va proseguito altrove, in un luogo dove l’interazione sia ancora maggiore.
Le nuove tecnologie, da questo punto di vista, vanno sempre più in questa direzione, permettendo a oggi cose che solo 10 anni fa erano impensabili.

La domanda-guida che accompagna me e gli altri colleghi del team AlgeriMazzucchelli è in effetti questa: “come sarà la nostra professione tra 20 anni?”.
Nel tentativo di dare una risposta a questo interrogativo stiamo cercando di potenziare una serie di servizi innnovativi, di cui mi preme citarne almeno uno, quello che reputo socialmente più urgente e realizzabile. Mi riferisco a I-kiwi,  un programma di prevenzione rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo al quale ho lavorato assieme a Laura Duranti e Davide Algeri. L’idea che stiamo sviluppando e portando in giro in vari festival e incontri è quella di potere fornire a tutte le scuole dei corsi di prevenzione a un costo contenuto, coinvolgendo in questo processo anche insegnanti e genitori. Una grande innovazione a mio avviso è che il contesto che proponiamo non è più di semplice E-Learning, ma di Social Learning, attraverso una piattaforma che integri gli strumenti classici della didattica digitale all’interno di un social newtork, luogo di confronto e crescita per tutti i partecipanti al programma di prevenzione. “La maggior parte di quello che impariamo lo impariamo soprattutto grazie agli altri” diceva Jay Cross, e quello che le tecnologie oggi possono dare è proprio questo: mettersi in rete con persone distanti e diverse, alla ricerca di un arricchimento reciproco.

Per maggiori informazioni dottor Luca Mazzucchelli, www.psicologo-milano.it.
Leggi tutti i nostri articoli dello speciale tecnologia e psicologia.

Commenti (2)

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