Gli omofobici hanno tendenze omosessuali represse

di Luca Fiorucci 1

Purtroppo ancora al giorno d’oggi all’omosessualità si accompagnano molti pregiudizi e timori dettati dall’omofobia; secondo una ricerca americana, però, le persone che più mostrano di avere questi pregiudizi, al punto da essere omofobiche, hanno in realtà loro stesse tendenze omosessuali che cercano di reprimere, e per questo sviluppano una tale ostilità verso chi, invece, vive normalmente la sua omosessualità.

Netta Weinstein, autrice dello studio, ha spiegato: “Le persone che si sentono a posto ma nei test psicologici mostrano una forte attrazione per lo stesso sesso possono sentirsi minacciate da gay e lesbiche perchè gli omosessuali ricordano loro di tendenze simili in loro stessi“. Il professor Richard Ryan, che ha partecipato allo studio, ha spiegato che spesso le persone omofobiche sono in “guerra” con se stesse sull’argomento e “stanno portando il conflitto interno verso l’esterno“.
Per giungere a tali conclusioni, i ricercatori hanno svolto quattro esperimenti, ai quali hanno partecipato ogni volta 160 studenti provenienti dalla Germania e dagli Stati Uniti, e hanno valutato le differenze tra ciò che le persone dicono circa la loro sessualità e come rispondevano ad un quiz a tempo dove dovevano vedere delle parole o delle foto associate con l’essere o meno omosessuale. Dopodichè i partecipanti venivano interrogati circa la loro educazione e venivano fatte guardare loro delle foto di coppie omosessuali ed eterosessuali. I livelli consci e inconsci di omofobia venivano misurati tramite parole e immagini.
Lo studio supporta le teorie del professor Ryan e di Edward Dici, dell’University of Rochester in New York, che collegavano il controllo dei genitori con una difficoltà nell’accettare se stessi, e avevano riscontrato che le persone che sono meglio supportate dai genitori accettano meglio la loro sessualità. Gli autori hanno affermato inoltre che i risultati della ricerca possono spiegare perchè spesso gli atti di bullismo o violenti sono indirizzati verso gay e lesbiche.
Per gli scienziati, infatti, gli omofobici che non hanno ancora accettato la loro vera sessualità possono sentire il bisogno di colpire gli omosessuali che temono possano riportare in superficie i loro desideri repressi. I ricercatori fanno anche alcuni esempi di persone particolarmente attive contro i gay che sono state però implicate in atti omosessuali, come Ted Haggard, predicatore evangelico che era contro il matrimonio gay ma era rimasto coinvolto in uno scandalo sessuale gay nel 2006.

Foto Credits/MUMS-Movimiento de la Diversidad Sexual su Flickr

L.F.

Commenti (1)

  1. La battaglia contro l’omofobia è una battaglia culturale.
    L’avremmo già vinta se nel 1946s i brogli elettorali repubblcani non ci avessero impedito, esiliando SM Umberto II, di seguire il cammino delle monarchie nordeuropee.

    Viva il Re!

    Gilberto Smaniotto, omosessuale monarchico
    Presidente Circolo Culturale Reinaldo Arenas – Arcugnano
    Presidente GAYCON, associazione gay monarchici, conservatori, liberali e cattolici

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