Occhio alla spesa: lo shampoo influenza il peso forma

di Redazione 0

 

 

Pensavate che stando attenti all’alimentazione non avreste avuto più problemi di linea? Sembra che abbiate sottovalutato qualche aspetto. La meta prediletta di tutte le donne che vanno a fare la spesa, ovvero gli scaffali dedicati allo shampoo e ai prodotti di bellezza, diventa un luogo da visitare con cautela. Più che farsi affascinare dalla novità, dal colore sgargiante della confezione, o farsi incantare dalla profumazione e dalle fragranze, il sesso debole dovrebbe riporre maggiore attenzione alla lettura dell’etichetta del prodotto.

 

Infatti, da uno studio effettuato su 300 giovani donne newyorkesi, svolto dai ricercatori americani del Mount Sinai Medical Center di New York, è emerso che le urine delle ragazze più in sovrappeso erano quelle con una presenza maggiore di ftalati. L’eccessivo aumento dei casi di obesità ha suscitato l’attenzione dei ricercatori per individuare i fattori che possono incidere sull’aumento di peso corporeo, perché a volte la dieta non c’entra nulla. E’ bene sapere, quindi, che il 70% dei prodotti per la detersione dei capelli contengono ftalati.

 

 

Queste sono sostanze mirate a migliorare la qualità e la durata dei capelli, ma allo stesso tempo risultano essere i possibili responsabili dell’alto tasso di obesità del mondo occidentale, perché influenzano negativamente l’equilibrio ormonale. Quindi, secondo gli esiti dei ricercatori newyorkesi, non esistono soltanto le calorie derivanti dei cibi ingeriti, ma anche le “calorie chimiche“, contenute nelle sostanze detergenti. Queste possono interferire e disequilibrare il nostro sistema endocrino, causando l’aumento di peso.

 

 

Tuttavia, non bisogna allarmarsi troppo e smettere di lavare i capelli. Quindi, il consiglio da seguire secondo gli esperti è quello di porre maggiore attenzione, non solo più ai carboidrati o agli zuccheri in eccesso, ma anche allo shampoo che usiamo e soprattutto alla frequenza con la quale lo utilizziamo. Così leggete bene l’etichetta del prodotto, la sua composizione ed eventualmente riducetene il consumo se non volete avere qualche cattiva sorpresa di fronte alla bilancia.

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