Bambini in auto?Solo per mezz’ora

di Redazione 0

I piccoli sono sempre molto irrequieti in macchina. Speranzosi vogliono subito arrivare alla meta prefissata, soprattutto se si tratta del viaggio per le vacanze. Ma allora come fare? Non si può sempre scegliere di raggiungere delle mete vicine per non sentirli frignare o piangere. La risposta ci giunge da uno studio inglese pubblicato sul Daily Mail e commissionato dalla nota marca di automobili Peugeot.

Innanzitutto le statistiche non sono confortanti per i genitori. Sembra che le mamme e i papà siano fin troppo poco pazienti con i bambini durante il viaggio in macchina. Infatti, ben il 62% ha confessato di preferire un viaggio in macchina senza bambini “a carico”. Ma non sono solo questi gli errori che commettono i genitori. Molti dicono bugie sui tempi di percorrenza, cercano di corrompere i “piccoli diavoli” attraverso merendine, dolci o giocattoli acquistati negli autogrill durante il percorso. Non ci sono comportamenti più sbagliati secondo lo studio.

Il tempo non può essere accorciato, ma va gestito in modo corretto. Per questo sono consigliati dei diversi passatempi. I genitori potrebbero pensare di intrattenere i piccoli con delle canzoncine, con dei giochi elettronici o con delle attività che stimolino la mente e l’immaginazione.

Curiosa è anche l’affermazione della psicologa Tanya Byron, responsabile della ricerca, che sottolinea come sia strano che per una famiglia, che dovrebbe non avere problemi in merito, trovi difficile stare insieme in un luogo piccolo, come un’automobile:

 “È naturale che essere confinati in un piccolo spazio per un lungo periodo porterà i bambini ad annoiarsi, perciò avranno bisogno di distrazioni, di stimoli. Tuttavia, piuttosto che lasciarli a se stessi, permettendo che la frustrazione porti a gridare e litigare, è meglio preparare attività e giochi che li terranno occupati, soprattutto la loro mente.”

Quindi, i cari genitori dovrebbero cercare di impegnare i piccoli ed impegnarsi in compiti che possano favorire il divertimento e il relax, ma soprattutto la comunicazione nella piccola comunità familiare.

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