Non sempre l’ambiente di lavoro è di semplice gestione o accogliente: talvolta il lavoratore rischia di essere vittima di mobbing: vediamo insieme come riconoscere questo fenomeno e come combatterlo in maniera adeguata.

Non sempre l’ambiente di lavoro è di semplice gestione o accogliente: talvolta il lavoratore rischia di essere vittima di mobbing: vediamo insieme come riconoscere questo fenomeno e come combatterlo in maniera adeguata.

Si sente sempre di più parlare, all’interno delle realtà lavorative dello straining: si tratta di uno stato di cose a metà tra il mobbing e lo stress che può verificarsi in particolari condizioni. Scopriamone insieme di più e se possibile come regolarsi nell’affrontarlo.

Il mobbing è uno dei problemi più grandi che può affliggere un lavoratore. Si tratta della pressione che lo stesso subisce dai propri capi o da un collega al fine di essere sotto sotto controllo e limitare la sua libertà. E’ uno stato di cose che va combattuto.


Più o meno tutti è capitato sul lavoro di imbattersi in un ragionier Fantozzi, magari un vicino di scrivania, preso in giro dai colleghi, isolato, se non addirittura escluso dal gruppo. Ma Fantozzi non è semplicemente un personaggio di fantasia, quella del dipendente “capro espiatorio“, infatti, è una figura nota alla scienza, che ne parla più spesso in termini mobbing e bossing.
Si fa presto a gridare allo stress come malattia, ma non è tutta fatica quella che ammala. Avevamo già operato gli opportuni distinguo tra distress, stress negativo, ed eustress, stress positivo, così come magistralmente spiegato nella guida Stress e Mobbing, pubblicata dall’Isples, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
Torniamo sull’argomento stress da lavoro perché in merito è intervenuto Fabrizio Daverio dello Studio Legale Daverio & Florio, in un’intervista rilasciata all’ANSA. Daverio, che è specializzato nel Diritto del Lavoro e nel Diritto della Previdenza Sociale, spiega che lo stress non è una malattia bensì la risposta di una persona all’impegno.
Il manuale divulgato dall’Isples, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, Stress e Mobbing, presenta linee guida chiare per gli psicologi, gli psichiatri e i medici di famiglia su quella che viene riconosciuta ormai come una vera e propria malattia professionale: lo stress da lavoro correlato.
Il Ministero del Lavoro ha legiferato in merito, nell’ambito della sicurezza sul posto di lavoro, con il decreto legislativo 81/2008 e sue successive modifiche con d.lgs. 106/2009. Spetta al datore di lavoro rilevare i fattori di stress, prevenirli ed eliminarli.

Il termine mobbing è stato coniato agli inizi degli anni settanta dall’etologo Konrad Lorenz per descrivere un particolare comportamento di alcune specie animali che circondano un proprio simile e lo assalgono al fine di allontanarlo dal branco. Oggi questa parola indica abusi psicologici, e talvolta anche fisici, sul luogo di lavoro, spesso per indurre una persona ad abbandonare volontariamente il proprio posto, senza così dover ricorrere al licenziamento.