Curiamo i nostri amici fin da cuccioli

di Redazione 0

Prima di prendere un cucciolo, assicuriamoci che abbia almeno sessanta giorni: per ottenere un pieno sviluppo psicofisico, è necessario infatti che stia almeno due mesi a contatto con la madre. Una volta adottato, rechiamoci dal veterinario per controllare la situazione di salute generale, lo stato della cute, assicurarci che siano state fatte sverminazione viene effettuata tra i venti e i trenta giorni, ma non sempre le date vengono rispettate.

Se tutto è stato fatto, ci accorderemo con il veterinario per i richiami successivi, altrimenti inizieremo ex-novo. Dopo la sverminazione, per i gatti procederemo con i vaccini contro alcune malattie virali (calicivirus, rinotracheite, parvovirosi e leucosi); per il cane, oltre alle malattie virali (come parvovirosi, epatite e cimurro) effettueremo il vaccino contro una malattia batterica, la leptospirosi. Ricordiamoci per il cane che è obbligatorio dotarlo del microchip entro quindi giorni dall’adozione.

Ogni anno, in base alla data dell’ultimo vaccino, dobbiamo effettuare i richiami. In questa occasione, possiamo decidere di completare il check-up con un attento controllo della cute, una verifica alla dentatura e un esame del sangue, per controllare le funzioni degli organi interni (come reni e fegato), rintracciare se ci sono malfunzionamenti e intervenire in tempo su eventuali patologie.

Per quanto riguarda il cane, richiediamo il test sulla leishmaniosi purtroppo non è possibile guarire, ma esistono valide terapie.

Per i mici abituati all’ambiente esterno, è importante il test sulla Fiv (immunodeficienza, simile all’Hiv umano) e sulla Felv (leucosi, leucemia virale), malattie che si prendono attraverso l’accoppiamento o la lotta. Per la Felv esiste un vaccino (già somministrato ai cuccioli), mentre per la Fiv possiamo solo effettuare dei controlli.

Nel caso in cui il gatto risulti positivo risulti positivo a una delle patologie, si può intervenire con cicli di farmaci antivirali . Quando cane e gatto compiono sette anni, possiamo intensificare i controlli, portandoli da uno a due all’anno.

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