Alterazioni tra le connessioni celebrali sono la causa dell’ansia

di Redazione 0

 

 

L’ansia è uno stato mentale caratterizzato dal fatto di non insorgere necessariamente in risposta ad uno stimolo specifico, come la paura, ma crea sensazioni fortemente spiacevoli per l’essere umano. Infatti,  l’insorgere di uno stato d’ansia molto forte è accompagnato da sintomi fisici specifici come tachicardia, difficoltà respiratorie, dolori al petto, tremori, secchezza delle fauci, dolori addominali, pallore o rossore.  Inoltre, non è da sottovalutare il fatto che i disturbi d’ansia sono delle condizioni patologiche ampiamente diffuse nella società contemporanea e sono solitamente attribuiti ad una cattiva gestione dello stress.

 

Invece, lo studio condotto dai ricercatori dell’IRCCS Medea di San Vito al Tagliamento, in collaborazione con l’Università di Udine e l’Università di Verona, ha evidenziato come causa principale dell’ansia un difetto comunicativo tra alcune aree del cervello. Gli studiosi hanno preso  in esame 12 pazienti affetti da disturbo d’ansia generalizzato e li hanno confrontati con 15 sani.

 

 

Attraverso lo strumento della risonanza magnetica diffusiva, si sono ottenute utili informazioni circa l’organizzazione microstrutturale dei tessuti nella sostanza bianca dei quattro lobi (frontali, temporali, parietali, occipitali). In entrambi gli emisferi e nel corpo calloso, è stato indagato il coefficiente di diffusione dell’acqua per evidenziare le microstrutture delle zone del cervello indagate. In particolare, nella sostanza bianca delle regioni posteriori parietali e callosali dell’emisfero destro cerebrale sarebbe risultata un’alterazione del tessuto connettivo. Proprio quest’ultima causerebbe dei difetti a livello di comunicazione tra le zone del cervello, aumentando i pensieri legati a preoccupazione e ansia. Si tratterebbe di aree del nostro cervello molto importanti, poiché responsabili dell’elaborazione degli stimoli emotivi.

 

 

Il coordinatore della ricerca, Paolo Brambilla, ha infatti ammesso che un difetto di comunicazione tra aree così importanti del cervello in soggetti con disturbo d’ansia generalizzato potrebbe interferire con le strategie cognitive di modulazione di emozioni negative interne od esterne o dello stress di tutti i giorni. Sicuramente ulteriori studi di imaging sulle aree in questione e ricerche potranno approfondire e chiarire i motivi che si celano dietro i nostri disturbi dell’ansia.

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