Coronavirus, aumentano depressione e violenza tra i giovani

di Valentina Cervelli 0

La pandemia di Coronavirus non sta lasciando segni solo sul corpo delle persone: sono molte le conseguenze psicologiche che stanno colpendo in particolare i giovani e con l’ansia e lo stress sembrano essere cresciuti in maniera esponenziale episodi di depressione e violenza.

Aumento violenza a causa del coronavirus

Purtroppo questi due ultimi anni non sono stati semplici per nessuno dal punto di vista psicologico: le quarantene, la paura dei contagi, le restrizioni e soprattutto la necessità di rivedere al “ribasso” l’espansività fisica a meno di approfonditi controlli hanno avuto il loro effetto sulla psiche di tutti e in particolare su quella dei giovani che, a differenza di bambini, non sono stati propriamente in grado di adattarsi ai cambiamenti.

Stress e ansia hanno colpito tutti ma i giovani con più veemenza e in particolare per quel che concerne la fascia adolescenziale della società il fenomeno sta causando importanti conseguenze. Come sottolineato da uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics che ha preso in esame oltre 80mila giovani in tutto il mondo, i sintomi dell’ansia sono presenti nei bambini in modo raddoppiato rispetto al periodo precedente alla pandemia, toccando attualmente un picco percentuale del 20,5%.

Ancor più problematico è il fatto che all’aumento di ansia è corrisposto una manifestazione maggiorata di bullismo, aggressività e violenza che ha portato in particolare gli adolescenti ad abusare di alcolici e droghe, a isolarsi dagli amici e a sviluppare depressione. Insomma: le conseguenze della pandemia di coronavirus sulla salute mentale sono presenti e “invalidanti” in un periodo che in passato era già difficile da affrontare senza l’aggiunta del virus e delle sue conseguenze.

Come aiutare i ragazzi in difficoltà

Studiando i dati a disposizione, gli Stati Uniti hanno potuto notare come a due anni dall’inizio della pandemia vi sia stato un aumento pericoloso dei problemi di salute mentale nelle persone al punto che anche il viceministro della Salute Vivek H. Murthy ha lanciato l’allarme, partendo dal fatto che il virus, agendo sulla mente dei cittadini di riflesso ha scatenato “sfide significative per la salute pubblica che richiedono la consapevolezza e l’azione immediata della nazione“. Questo significa che il peggioramento della salute mentale è considerato uno tra i più gravi che lo Stato sarà chiamato ad affrontare.

Anche in Europa questa criticità è particolarmente sentita, sebbene il fenomeno non sia così potente come in America. Come aiutare i ragazzi? Con la presenza di un adulto stabile che sappia essere di esempio proattivo di risposta al problema e che sappia far capire al giovane non solo quanto sia importante amare se stessi ma anche che sia in grado di aiutarlo a mantenere uno stile di vita corretto e che sia capace, ove necessario, di fornirgli grazie a degli specialisti la giusta assistenza professionale.

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