Giovani in crisi più prudenti

di Redazione 0

 

 

In questi giorni i media continuano a tartassarci di notizie relative alla crisi economica delle borse, che sempre più sfiduciano la popolazione sugli investimenti e soprattutto fomentano i dubbi sul futuro, sulle aspettative e su tutto quello che dovrebbe succedere in un futuro prossimo. Un nuovo studio di due economisti italiani, ha messo a fuoco come chi si riesce a salvare da un periodo di recessione dell’economia, faccia si che la vita sia più propensa al rischio rispetto agli altri.

 

Per questo motivo, analizziamo oggi la parte psicologica dei giovani in relazione all’avvio di attività imprenditoriali ed investimenti, in un periodo come questo, che vede il Bel Paese in balia della crisi economica. I giovani moderni che raggiungono la tanto attesa maturità in un periodo di recessione come quello moderno, potrebbero prendere brutte strade a differenza dei genitori e dei nonni, cresciuti invece in periodi in cui l’economia era più fiorente.

 

La crescita economica era alla base delle nuove attività e soprattutto dava una sicurezza psicologica, sul fatto che tutti i giovani potessero salvarsi in un modo o in un altro. Fatto sta, che il giovane degli anni ’70 non aveva preoccupazioni riguardo il futuro della propria Economia. Il giovane d’oggi subisce invece una pressione psicologica di gran lunga maggiore e di conseguenza, gli atteggiamenti che hanno e soprattutto le scelte di vita, portano a condizioni psicologiche negative e purtroppo anche durature.

 

 

Questi effetti negativi portano però ad un riscontro che potremmo definire quasi positivi. Infatti, viene fuori da recenti statistiche fatte su test effettuati a circa 1.000 giovani dai 18 ai 28 anni, che a contatto costante con le notizie relative alla crisi ed alle lamentele delle proprie famiglie, i giovani riescano ad avere un atteggiamento più prudente nei confronti di tutto ciò che è un cambio eversivo dell’economia. Aumentano i risparmi e soprattutto si ponderano le scelte economiche da fare per il futuro. Che sia un modo per tenere a bada la paura del crollo?

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