Parlare di grasso porta alla depressione

di Redazione 2

Secondo uno studio condotto recentemente dall’Università dell’Arizona, chi parla continuamente di grasso, di diete e di allenamento, con un’attenzione che sfiora il maniacale, è più portato alla depressione. In effetti, concentrare il focus su questi argomenti potrebbe provocare una certa ansia di perfezione, di come si vorrebbe essere e invece si è.

La ricerca americana ha coinvolto 33 ragazze e 24 ragazzi a cui è stato chiesto di rispondere ad una serie di domande riguardo il grado di soddisfazione rispetto al proprio corpo, la pressione esercitata dalla società per essere magri, il livello di autostima e di quanto spesso parlino di diete e grasso con i loro amici e conoscenti.

Dai risultati dello studio, è emerso come parlare continuamente di peso, degli sforzi per dimagrire, dell’allenamento per bruciare le calorie, ecc, non soltanto sminuisce la propria immagine e danneggia l’autostima, ma potrebbe anche aumentare la possibilità di soffrire di depressione. In sostanza, più si parla dell’argomento grasso e minore è la soddisfazione del proprio corpo.

Questo discorso, poi, vale soprattutto per l’universo femminile, spesso impietoso verso se stesso e fortemente influenzato dai cliché rilanciati dai media, che inculcano l’idea della donna bella e senza difetti. Nonostante, poi, sia folta la schiera degli uomini a cui le donne piacciono carnose e perché no, anche rotondette, almeno c’è qualcosa da agguantare, diceva qualcuno.

Tuttavia, per il gentil sesso, il grasso è uno degli argomenti più dibattutti di questi tempi. Incredibile, ma vero. Questa non vuole essere certamente l’apologia del grasso, tutt’altro, il sovrappeso e l’obesità sono problemi seri e non vanno sottovalutati, ma sarebbe opportuno fare un distinguo e soprattutto non prestare un’attenzione eccesiva al proprio peso e alla propria forma esteriore. Noi siamo quello che facciamo e non quello che appariamo, essere belli e in forma dovrebbe essere un riflesso di ciò che siamo dentro e non il contrario.

Commenti (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>