L’aggressività: quando viene a mancare l’equilibrio

di Redazione 1

Generalmente gli psicologi considerano l’aggressività come una tendenza a manifestare dei comportamenti che hanno lo scopo di causare danno o dolore, fisicamente o psicologicamente, attraverso atteggiamenti violenti o verbalmente scorretti.

Le persone aggressive spesso confondono l’aggressività con l’autorevolezza e sono assolutamente convinte di poter ottenere in questo modo ciò che desiderano. Chi ha questo tipo di mentalità, difficilmente riesce a riconoscere l’inadeguatezza del suo comportamento e spesso non si rende pienamente conto del disagio che crea negli altri.
Questo lato del carattere, oltre a risultare particolarmente sgradevole come immaginabile, evidenzia a volte una mancanza di equilibrio del soggetto. Se è normale essere nervosi o arrabbiati dopo aver subito un torto, l’aggressività costante è un problema che nasce da un rapporto sbagliato che si ha con il mondo esterno.

Tuttavia queste persone pagano nel tempo le conseguenze del loro cattivo carattere: creando terra bruciata intorno a loro, il più delle volte si circondano di persone passive. La persona aggressiva infatti ha forti difficoltà a instaurare relazioni efficaci o empatiche, a causa dei suoi modi irruenti e della sua limitata capacità di provare empatia. Per questa sua tendenza ad entrare in conflitto con gli altri, rischia così di restare isolato o di frequentare principalmente persone passive.

Questi individui spesso sono caratterizzati da opinioni molto nette e prive di sfumature o di criteri di soggettività. Ad esempio, esprimono i loro gusti non in modo assertivo (mi piace /non mi piace), ma scegliendo delle formule che vogliono sembrare oggettive e che non accettano compromessi (è bello/non è bello).

Quali sono i comportamenti aggressivi più diffusi? Sicuramente siamo aggressivi quando vogliamo che gli altri si comportino come noi desideriamo o non ascoltiamo il parere dei nostri interlocutori. Un altro gesto tipo è il non accettare di poter sbagliare e colpevolizziamo chi ce lo fa notare. Molto comuni sono atteggiamenti irruenti come interrompere di continuo chi parla o utilizzare frasi offensive, magari anche con un alto tono di voce.

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>