Aiutare i minori per non farli diventare despoti

di Redazione 0

 

Oggi parliamo dello studio fatto dal professor Franco Pajno Ferrara, docente universitario di psichiatria infantile. L’argomento è la criminalità legata ai minori, una questione spesso legata all’adolescenza, un momento difficile nei minorenni e soprattutto relazionato a delle situazioni che sono diverse tra maschi e femmine. La sua affermazione è che: “Siccome la trasformazione fa paura, alcuni ragazzi collassano.

Le ragazzine tendono a negare il corpo che cresce con l’anoressia, i maschi saltano la crescita facendo finta di essere già adulti e diventano bulli, spavaldi, violenti a volte piccoli criminali. Molti bevono perché sono insicuri, hanno paura e cercano di riempire con l’alcol il vuoto di valori che li circonda”.

Purtroppo queste patologie sono troppo difficili e soggettive per essere prevedute e di conseguenza, vediamo il moltiplicarsi delle baby gang. Purtroppo anche i genitori, spesso hanno delle reazioni sbagliate e dei comportamenti errati nei confronti degli adolescenti: “C’è una strana tendenza in molti genitori a preferire un rapporto orizzontale con i figli che diventano così piccoli despoti perché ogni bambino è un concentrato di energia con pulsioni ingovernabili.

Il compito di mamma e papà dovrebbe essere invece quello di educare al senso della rinuncia e a quello dell’attesa e della conquista. Invece i genitori del 2010 faticano a dire ‘No, non si fa’. Con risultati aberranti perché se un bambino o un ragazzo non ha delle regole che gli vengono imposte, svilupperà fatalmente una mentalità per la quale a lui tutto sarà permesso e agli altri no”.
Secondo gli esperti, per i giovanissimi quella potrebbe identificarsi in una sconfitta e proprio il genitore deve stare attento a non proiettare le vittorie delle sue passate sconfitte sul figlio.

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