Bambini altruisti? Già a quindici mesi

di Luca Fiorucci 0

Sembra spesso di vivere in una società dominata dall’egoismo, dove ci si disinteressa delle ingiustizie e delle sofferenze patite dagli altri, ma, in questo senso, una speranza può arrivare forse da chi si è da poco affacciato al mondo, sempre che poi non segua i cattivi esempi che possono venire dagli adulti.
Secondo una ricerca svolta in collaborazione tra il Max-Planch-Institute per l’antropologia evoluzionistica e l’Università di Washington, infatti, già a 15 mesi un bambino potrebbe aver sviluppato il senso dell’altruismo e dell’equità. In precedenza, si riteneva invece che i bambini maturassero tali qualità più tardi, intorno ai 6-7 anni.
Nell’esperimento, a un gruppo di 47 bambini di 15 mesi venivano fatti vedere due brevi video, nel primo dei quali un ricercatore dava dei cracker a dei suoi colleghi, prima distribuendoli in modo equo, poi dandone di più a uno dei due. Nel secondo video, la scena veniva ripetuta con del latte al posto dei cracker.
I bambini guardavano con maggiore attenzione e maggiore sorpresa i video nei quali il cibo veniva distribuito in maniera ineguale. I bambini si aspettavano un’equa e giusta distribuzione di cibo, e rimanevano sorpresi nel vedere che a una persona veniva dato più latte o cracker che a un’altra”, ha spiegato Jessica Sommerville, professoressa associata dell’Università di Washington, che ha condotto la ricerca.

In una seconda fase dell’esperimento, veniva fatto scegliere ad ogni bambino una tra due costruzioni, e poi un ricercatore chiedeva ai piccoli uno dei giochi. Un terzo dei bambini dava il loro giocattolo preferito, un altro terzo l’altro giocattolo, mentre l’ultimo terzo non voleva condividere niente, ma forse, in quest’ultimo caso, semplicemente perchè infastiditi dalla presenza di un estraneo.
Comparando, poi, le due fasi dell’esperimento, i ricercatori hanno notato che il 92% dei bambini che condividevano la loro costuzione preferita avevano passato più tempo a guardare le scene dove la distribuzione del cibo era inequale, mentre l’86 per cento dei bambini che davano l’altro gioco avevano visto più a lungo le scene dove la distribuzione era equa.
Secondo gli studiosi, tale ricerca potrà essere utile per insegnare la condivisione e la collaborazione tra i bambini, anche se saranno necessari altri studi per capire se l’equità e l’altruismo siano qualità innate o possano essere coltivate. Per la dottoressa Sommerville, “E’ probabile che i bambini raccolgano queste norme in maniera non verbale, osservando come le persone si trattano fra di loro“. Sta a noi adulti, insomma, dare il buon esempio a quelli che saranno adulti un domani.

L.F.

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