Bambini in primina, si o no?

di Redazione 0

Mandare a scuola i bambini a 5 anni è oramai una scelta sempre più diffusa tra i genitori e non solo perché i figli sono nati a dicembre o a gennaio. I numeri, infatti, parlano chiaro: 1 bambino su 10 entra in prima elementare in anticipo, ma si tratta davvero di un vantaggio?

I bambini di oggi, di fatto, sono più precoci rispetto a quelli di 10 anni fa, e su più fronti, ma questa effettiva precocità può facilmente trarre in inganno, anche se sono più svegli, infatti, possono non avere la maturità emotiva necessaria per affrontare un cambiamento importante come quello di passare dall’ambiente familiare a quello scolastico.

La capacità di imparare in modo formale, seguendo schemi standard lontani dalla logica del bambino, richiede, infatti, la giusta preparazione emotiva e ritenerli pronti basandosi semplicemente sulle potenzialità intellettuali dimostrate è un grosso errore. Anche se i bambini di oggi possono sembrare molto sviluppati dal punto di vista cognitivo, considerate la differenti opportunità sul piano espressivo, motorio e relazionale di cui beneficiano rispetto ai coetanei di una o due generazioni fa, quando non erano diffusi videogiochi e internet e vigevano regole educative più severe e limitanti, ma non è detto che lo siano anche dal punto di vista emotivo e fisico.

sul piano pratico, questo significa, che anche se dimostrano una certa abilità nell’apprendere le nozioni di una prima elementare non è detto che siano preparati per stare fermi seduti fra i banchi per molte ore o che siano in grado di tollerare le inevitabili frustrazioni che i primi rapporti coi coetanei e i nuovi insegnanti comportano. Se il bambino fatica a stare al passo, vivrà l’ambiente scolastico con un eccessivo carico d’ansia. Bisogna ricordare che gli anni dell’asilo non sono tempo perso, si tratta di un luogo fondamentale per i bambini perché imparano ad utilizzare quelle capacità cognitive e relazionali che, solo dopo aver maturato un corrispondente sentimento di fiducia in se stessi, potranno efficacemente sviluppare con l’ingresso a scuola.

quelle capacità cognitive e relazionali che, solo dopo aver maturato un corrispondente sentimento di fiducia in se stessi, potranno efficacemente sviluppare con l’ingesso a scuola

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