Come fare un’ottima prima impressione?

di Redazione 0

Non avremo una seconda chance per fare una buona prima impressione: meglio partire subito col piede giusto. Nel nostro percorso professionale così come nella vita privata, infatti, quei pochi minuti giocano un ruolo fondamentale, da non sottovalutare in nessun caso. Infatti non sempre è possibile rimediare agli errori di una cattiva presentazione oppure potrebbe essere necessario dover faticare per molto tempo per correre ai ripari. Risparmiamoci questo compito ingrato: molto meglio farsi apprezzare da subito!

Quasi tutti sanno quanto è importante fare colpo fin dal primo istante, ma soltanto poche persone hanno una profonda consapevolezza su come sfruttare tutti i meccanismi che si innescano quando si instaura una relazione interpersonale. Proviamo quindi a mettere qualche punto fisso per valorizzare la nostra personalità e il nostro talento.

La prima impressione dice molto di noi: per sapere come gestire questo contatto, allora conviene chiederci qualcosa di più su noi stessi. In attesa di un colloquio, ad esempio, domandiamoci chi siamo e quali sono i nostri punti di forza, piuttosto che confonderci le idee cercando di immaginare quale tipo di persona cerchino per quel ruolo. Sembra semplice, ma non lo è.

Non cerchiamo di apparire diversi da come siamo realmente: nel peggiore dei casi, chi ci conosce intuirà il trucco e ne resterà infastidito. Nel migliore dei casi, presentandoci in questo modo non porremo le basi per una relazione sincera e stabile.

Il segreto per riuscire in questo passo? Rilassarsi. Continuare a chiederci cosa penserà la gente di noi creerà solo confusione nella nostra mente e i risultati non saranno positivi. In fin dei conti, non possiamo piacere a tutti: accettiamo questo fatto e ci sentiremo meglio con noi stessi. E se saremo a nostro agio con noi stessi, sarà più facile risultare gradevoli agli altri: un circolo virtuoso premierà i nostri sforzi.

Non esiste infatti una tecnica segreta per poter piacere a chiunque: concentriamoci quindi non sulla reazione di chi abbiamo di fronte, ma sul modo migliore di trasmettere il nostro carisma, la nostra intelligenza, la nostra simpatia.

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