Differenze nei sogni di uomini e donne

di Redazione 0

I sogni degli uomini, i sogni delle donne: cosa c’è di diverso, in base alla differenza di genere, nello sconfinato mondo che si schiude alla nostra vista quando chiudiamo gli occhi? Se ne parla in un interessante articolo del 2007 Gender differences in dreaming, pubblicato a firma di M.Schredl all’interno del volume The new science of dreaming. Curiosi di conoscere quali differenti emozioni e situazioni agitano i sogni di uomini e donne?

Iniziamo dal fattore aggressività: gli uomini nei sogni sono più fisicamente attivi rispetto alle donne. Per quanto riguarda invece il genere dei personaggi dei sogni, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, gli uomini sognano in misura maggiore altri uomini, in una percentuale del 67%, mentre le donne sognano in egual misura sia maschi che femmine. Spesso i maschi si trovano in situazioni di conflitto, nei sogni, con altri uomini, soprattutto estranei, mentre le donne tendono a sognare i familiari in ambienti altrettanto familiari.

Le donne sono quelle che ricordano maggiormente i sogni e sono anche maggiormente soggette, rispetto al sesso maschile, ad incubi più intensi, realistici e violenti. Ma come si spiegano gli esperti queste differenze nei sogni di uomini e donne? Una spiegazione plausibile è rappresentata dalla diversa educazione ricevuta per quanto riguarda la sfera sociale. Spesso, infatti, i maschi, sin da piccoli, si ritrovano in contesti sociali in cui l’aggressività, l’azione, il conflitto sono dominanti, mentre le donne sono più portate alla socializzazione, all’estroversione ed a manifestare tutte le emozioni, non solo quelle positive o la forza.

Inoltre, per secoli, gli uomini hanno recitato la parte degli attori aggressivi nel mondo, dalle guerre alla supremazia alla rivalità, mentre le donne hanno smussato gli angoli più spigolosi della personalità umana, tirando fuori istinto di protezione, solidarietà, conforto. Questa differenza nel sognare, dunque, potrebbe dipendere da questa eredità del passato, anche se, come sottolineano gli stessi esperti, sono necessari ulteriori studi per confermare queste ipotesi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>