Musica, come influisce sulla percezione del mondo

di Redazione 1

Una musica può fare… canta Max Gazzè e poi dopo i puntini aggiungiamo pure quello che vogliamo: innamorare, ricordare, intristire, emozionare, mettere di buon umore, piangere, ridere, rendere euforici, rilassare, dormire, eccitare, innervosire, riflettere, sognare. La musica tocca le corde più profonde della nostra anima, influisce sul nostro stato d’animo e a volte fa molto di più, cambia addirittura la nostra percezione del mondo. Ne parla in un recente studio un’èquipe di ricercatori afferente all’Università di Groningen.

La musica non solo è in grado di influenzare il nostro umore, spiegano gli autori, ma può avere un impatto determinante anche sul modo di guardare la realtà. Ascoltando una musica allegra la vedremo in un modo, ascoltando una musica più triste in un altro.

Per fare un esempio pratico, riportato negli esperimenti effettuati dai ricercatori, se ascoltiamo una musica che ci mette di buon umore e ci rende più felici tenderemo anche a vedere gli altri più felici, riconoscendo più volti sorridenti e meno tristezza intorno a noi.
Lo stesso avviene, secondo quanto afferma il coordinatore dello studio, Jacob Jolij, del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Groningen, quando si ascolta una melodia triste: tutto intorno i volti degli altri all’improvviso ci sembrano più grigi ed infelici.

Il nostro cervello a volte vede cose che non ci sono, questo avviene perché c’è un costante confronto tra quanto si vede attraverso gli occhi, la percezione cosciente, con quanto si sa sul mondo e quanto ci si aspetta di vedere. Il risultato finale di questo processo di confronto è che alla fine l’esperienza si trasforma in realtà. I risultati di questa ricerca sembrano suggerire, come spiegano gli stessi autori, che il cervello costruisce le aspettative non solo sulla base dell’esperienza ma anche sulla base dello stato d’animo. Ecco spiegato perché quando una musica ci mette di buon umore, tendiamo a vedere volti più felici intorno a noi e viceversa.

La ricerca completa è stata pubblicata sulla rivista di divulgazione scientifica PLoS ONE.

[Fonte: Jacob Jolij, Maaike Meurs, “Music Alters Visual Perception”. PLoS ONE]

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