La cassiera: una catena di montaggio

di Redazione 1

Oggi parliamo di lavoro e di lavori particolari che hanno un effetto particolarmente forte dal punto di vista psicologico, sia per stanchezza che come modificazione di carattere.

Il lavoro che analizziamo è quello della cassiera. Le simpatiche signorine, che sono spesso ai terminali cassa dei centri commerciali, dei supermercati o del piccolo mini market sotto casa e che ci sembrano sempre sorridenti e soprattutto senza pensieri, nascondono in realtà un mondo interiore molto complicato e soprattutto intenso di emozioni.

Il lavoro da catena di montaggio, altro non è dato che dal fatto che seppur in maniera diversa, si pratichino sempre le stesse operazioni e si tenda ad acquisire delle gestualità e soprattutto delle pericolosità nella sanità mentale.

Con questo ovviamente non dichiariamo che le cassiere rischiano la salute mentale, ma un recente studio condotto in Finlandia, dal dottor Korin Mercl ha dimostrato, quanto il sorriso delle cassiere sia molto spesso un gesto automatico e quasi equiparabile alla schizofrenia.

Non dimostrano all’esterno il proprio stato d’animo, ma per rimanere salde al proprio posto di lavoro ben il 95% delle cassiere, analizzate in uno studio condotto su 560 cassiere di supermarket tra i 18 ed i 35 anni, con il 78% di donne e la restante parte di uomini, sarebbe quindi “finta”.
Lo studio ha stimolato la curiosità delle associazioni di categoria, che per tenere ancora di più la propria volontà vicina al “bene” delle proprie protette, avrebbe subito messo in moto un meccanismo per aumentare il tempo di pausa tra un turno e l’altro.

Questo proprio perché la cassiera, risulterebbe essere uno dei mestieri più stressanti negli ultimi anni. Complici i clienti sempre più informati e di conseguenza più esigenti, abbiamo la necessità di essere sempre più preparate e cordiali . Cosa che risulta difficile da mantenere nel momento in cui si trova quel cliente particolare che proprio non è simpaticissimo.

Commenti (1)

  1. Condivido pienamente l’analisi sul lavoro di cassiera. Lo sto svolgendo da qualche mese in un grande supermercato e può compromettere la salute mentale. Cerchi di essere il più cordiale possibile e c’è il cliente (sempre più frequente…) che tu saluti e non ti degna neppure di uno sguardo. Secondo me è un lavoro alienante che dovrebbe essere tutelato da pause più frequenti specialmente quando fai 8 ore di cassa continua. Figuriamoci è già tanto se ti permettono di andare in bagno. Mi sono resa conto che a questo lavoro è preferibile quello dello scaffalaggio o anche delle pulizie.

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