Ad oggi quali sono i più forti tabù del sesso?

di Redazione 2

Oggi vogliamo parlarvi di un recente lavoro pubblicato da Marzio Barbagli, Gianpiero Dalla Zuanna e Franco Garelli a proposito delle abitudini degli Italiani in merito al sesso. Esistono nel nostro Paese ancora dei tabù o il sesso è vissuto in maniera serena e spontanea da tutti? Questo si sono domandati i tre studiosi ed hanno cercato di darci una risposta nel loro libro dal titolo “La sessualità degli Italiani”.

Secondo lo studio, coloro i quali vantano il maggior numero di rapporti sessuali e vivono con serenità fra le lenzuola sono le coppie sposate o quelle che convivono. Insomma, il matrimonio non sembra per niente rappresentare la tomba dell’amore. Rispetto a ragazzini che si trovano nella fase ormonale a voler soddisfare tutti i loro piaceri incontrollati e ai single, le coppie sposate si tolgono più sfizi. Tutto è favorito dal vivere sotto lo stesso tetto.

Gli italiani non hanno paura di sperimentare in camera da letto. Ma andiamo a vedere quali sono i tabù che sono finalmente scomparsi. Secondo i tre studiosi, il sesso orale non è più visto come qualcosa di impossibile e soprattutto si utilizza sempre di più il preservativo rispetto agli altri metodi contraccettivi. Inoltre, il sesso non va nascosto. Quindi, è ben visto farlo a luce accesa, magari una luce soffusa che renda il tutto un po’ più speciale.

Non è vista più come un tabù anche la masturbazione. L’autoerotismo è considerato come un atto che aiuta a ritrovare serenità e armonia con il proprio corpo. Certamente l’atto praticato da soli non può essere paragonato ad un appagante rapporto a due.  L’unico tabù che sembra resistere ancora molto forte è quello del sesso anale. Per le donne viene considerato come un atto troppo doloroso e che va riservato soltanto ad un uomo speciale. In ogni caso, dipende dai gusti e dalle preferenze. Persiste anche il tabù riguardante il fare sesso durante il ciclo mestruale, il rivolgersi insulti e parolacce durante il rapporto e il calo del desiderio.

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