Guardare molta tv fa male alle adolescenti

di Redazione 0

Oggi vogliamo parlarvi del risultato di una ricerca pubblicata sul Pediatric Journal e condotta dalla Rand, un’associazione no profit, che ha deciso di indagare il mondo delle adolescenti e il loro rapporto con la TV. È risultato che le giovani donne rischiano maggiormente di incorrere in una gravidanza indesiderata se guardano e stanno molte ore davanti alla televisione. Sono tantissimi i luoghi comuni legati agli effetti dannosi derivanti dai programmi trasmessi dal tubo catodico per i giovani. Ma stavolta si tratta di uno studio che conferma le opinioni fino ad ora confessate.

È proprio per questo che la responsabile della ricerca, Anuta Chandra, si rivolge ai genitori cercando di sensibilizzarli sul problema. La televisione di oggi è ricca di scene che ritraggono l’intimità delle relazioni amorose e il sesso. Nelle adolescenti questo creerebbe una maggiore voglia di avere rapporti sessuali precocemente e di conseguenza aumenta esponenzialmente il rischio di rimanere incinta. Le teenager non sanno, in realtà, ancora molto sul sesso, su come gestire nel modo migliore la propria sessualità ed avere informazioni complete su tutti i metodi contraccettivi. Il teleschermo sostituisce molto spesso i genitori e la mancanza del dialogo che c’è tra questi e i giovani non facilita la situazione. I ricercatori, infatti, confermano questa triste realtà:

Sappiamo che i genitori sono occupati, ma sedendosi con i loro bambini sul divano potrebbero commentare le scene appena viste, aiutandoli a capire, così da farlo diventare un momento di apprendimento.

Dall’analisi di 23 programmi delle reti statunitensi, si pensi, è risultato che ogni dieci minuti compare una scena legata alla sfera della sessualità.

I giovani che guardano molta televisione, hanno più probabilità di cominciare una relazione di tipo sessuale l’anno seguente. Certo che alcuni programmi possono influenzare i comportamenti dei più giovani. Soprattutto quando vedi scene come un bacio in camera da letto. Ma ci sono anche altri fattori come comportamenti rischiosi o la crescita demografica.

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