Autostima, quanto ti vuoi bene?

di Redazione 0

Quanto ti vuoi bene? è un progetto artistico-culturale ideato da Jacqui James, fotografa di fama internazionale, e promosso da futuro@lfemminile, in collaborazione con Dove.
La mission era testare l’autostima delle adolescenti, alle prese con l’insicurezza dell’aspetto fisico, i canoni estetici inculcati dai media, la voglia, spesso esacerbata, di piacere agli altri ed ottenere consenso sociale.

Tramite MSN alle teenagers, di età compresa tra i 9 ed i 16 anni di età, è stato somministrato un questionario creato dalla psicologa Maria Rita Parsi.
Dalle 3.200 adesioni arrivate, emergono dati sulle donne di domani che descrivono un mondo radicato alle amicizie, agli animali, alla famiglia e ad internet, un pianeta in cui la sfera virtuale è più che mai vissuta come reale, con amori, amicizie, litigi a suon di emoticon ed aggiornamenti di stato. I genitori, nella maggioranza dei casi, poco si occupano della vita parallela e virtuale delle figlie.

Dai 9 ai 12 anni il rapporto con il corpo e con l’abbigliamento è tutto sommato sereno. Inizia ad incrinarsi nell’età del malessere, tra i 13 ed i 16 anni, quando all’improvviso il cibo diventa quasi un nemico, mangiare è spesso inteso come ingrassare, e vestirsi è un modo per apparire, emergere, farsi notare, essere.
C’è chi afferma di non possedere abbastanza autostima perché è in sovrappeso; chi intorno vede solo “ragazze più belle”; chi si piace quando riesce a mascherare i chili di troppo; chi è felice quando fa ridere e stare bene gli altri.

Jacqui James, dopo aver osservato sua figlia cambiare look solo per piacere ad un nuovo gruppo di amici, ha deciso di sfruttare la passione per la fotografia per avvicinarsi alla dimensione dell’adolescenza e comprendere, immortalando dubbi e fragilità. Da qui l’idea di fotografare alcune ragazze, chiedendo loro quando, come e perché si sentivano belle. Gli straordinari scatti che colgono una bellezza in trasformazione e cristallinamente insicura, saranno in mostra alla Triennale di Milano fino al 27 marzo, l’ingresso è gratuito.

[Fonte: Repubblica]

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