Non solo il vizio ma anche la virtù inizia dove finisce la fame

di Redazione 1

 

Siamo onesti, la gola è l’unico vizio che amiamo confessare: sono goloso non suona come mi mangio il fegato dall’invidia o sono accecato dall’ira e dalla superbia. Ed è l’unico proprio perché rappresenta il vizio carnale per eccellenza da cui la lussuria in qualche modo discende. Se in passato il piacere era un lusso per pochi, ieri un diritto di tutti, oggi diventa quasi un diritto.

E cosi siamo diventati dei famelici consumatori, consumatori di cose e persone. Tanto da poter tranquillamente sostenere che il vizio finisce dove inizia la fame. In Occidente l’esperienza del cibo è stata l’esperienza culturale più forte e vissuta degli utimi vent’anni. E’ stato assimilato, individuato e globalizzato, dai weekend enogastronomici ai prodotti tipici da supermercato. Sono stati gli anni del doc e del dop, la figura dello chef  ha dominato i media.

Abbiamo creduto agli esperti, siamo diventati esperti noi stessi, con il boom del nutrizionismo abbiamo fatto sì che il cibo diventasse mera “questione scientifica”, al tempo stesso gli abbiamo creato una mistica che non possiede e la volgarità di un certo “buongustaismo”  ha fatto sì che a tavola  si finisse a parlare solo di lardo e pecorino, e davanti ad un bicchiere di vino diventato onnipresente.

E così di fronte a questa nuova metafisica, il cibo si tocca, si annusa, si ammira e il paradosso è dato dal fatto che mentre la Terra si “riempiva” di obesi, il cibo si rimpiccioliva, si faceva “rarefatto”, come tutti i prodotti sofisticati si miniaturizzava diventando addirittura finger food.

Sia ben inteso, conoscere, indubbiamente ci ha migliorati: mangiare bene – di sicuro – è meglio che mangiare tanto, ma solo per un momento proviamo a pensare al vizio della gola, non necessariamente come qualcosa che abbia a che fare con i singoli e proviamo invece ad immaginare il mondo come se avesse una sola gola, gigantesca ed insaziabile, ingorda di ogni zolla fertile ed ogni risorsa. E vi renderete subito conto che magicamente la voglia di mangiare vi passerà e varrà la pena dire che non solo il vizio, anche la virtù inizia dove finisce la fame.

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