Salviamo la maturità

di Redazione 3

In tanti credono che salvare la maturità, significhi studiare fino a notte fonda, oppure fare le corse di gruppo tutti insieme alla fine, per essere preparatissimi in quei giorni.

Molti altri si limitano semplicemente a preparare tonnellate di materiale per copiare gli scritti e per avere rapidi suggerimenti all’orale. Ma non è proprio così.

Vediamo insieme invece qualche consiglio salva maturità, che può tornare utile. Per prima cosa, è importante studiare. Sembra ovvio, ma come già scritto, in molti preferiscono basare la loro preparazione sulla fortuna di avere con se il giusto foglietto da copiare o quant’altro. Questo non fa altro che aumentare le nostre dosi di stress già a partire dallo scritto, ed in caso di intoppi, ci porteranno all’orale definitivamente esauriti.

Un’altra cosa importante è legata alle sere pre maturità, ovvero quelle in cui si cerca di recuperare la propria preparazione. E’ ovviamente sano prepararsi, ma non passare le notti in bianco, questo perché il giorno dopo si arriva nel proprio istituto, solo stanchi e senza motivazione.
Una terza regoletta salva maturità è quella di avere sempre una grafia chiara e leggibile, senza eccessi per predisporre meglio gli esaminatori. Queste sono le linee guida anche della dottoressa Paola Marinelli, psicoterapeuta esperta di psicologia della scuola.

L’esame di maturità è realmente una importante tappa della vita dell’individuo, però, ovviamente, anche come esperienza umana non va sottovalutata e non si deve andare a distruggersi per i soli 4 giorni di prove, visto che chi dopo sceglierà la strada dell’Università si troverà a combattere con ancora altre materie e nottate di studio.

Importante quindi è guardare la maturità, non come una prova che schiaccia e che genera ansia, bensì come una nuova esperienza.
Il fatto di essere più tranquilli e privarsi dell’ansia, oppure ancora a sentirsi più leggeri andando a dormire prima la sera, non ridurrà sicuramente le valutazioni dei docenti.

Commenti (3)

  1. Noto che in questi giorni state pubblicando diversi articoli sulla maturità e la scuola in generale. Avendolo già passato l’argomento non mi interessa più, ma sono sicuro che con i vostri preziosi consigli state rendendo felici un sacco di studenti! 🙂

    Personalmente sono stato un bravo studente (almeno una volta nella vita si può fare) e una settimana prima degli scritti avevo già finito di studiare e di ripassare, mi rimanevano giusto un paio di dettagli da sistemare. Nell’intervallo fra scritti e orale, in pratica, ero già in vacanza (giusto un’ora o due di studio al giorno, a dir tanto). In questo modo sono arrivato all’esame tranquillo e preparato!

  2. Ciao Stefano,
    grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza 🙂 anche la mia maturità è stata abbastanza tranquilla, anche perché fortuna volle che in commissione quell’anno ci fossero soltanto professori interni, il che rende il clima abbastanza amichevole, sempre a patto di avere un buon rapporto con i docenti 🙂
    gli scritti li ho vissuti con una tranquillità assoluta, l’esame finale, un’ora e più di tavola rotonda con 12-13 prof intorno e raffica di domande mi ha terrorizzato ma solo fino a poco prima di sedermi, dopo le prime domande ci si scioglie fortunatamente 🙂
    In bocca al lupo a tutti gli studenti che ci leggono!

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