Sogni, memoria, cervello

di Redazione 2

Non dimentichiamo mai l’importanza di sognare. Questo perché aiuta a vivere meglio, oltre che avere la speranza quando la realtà è cupa di una miglioria, oppure semplicemente dell’espressione di un desiderio.

Secondo la psicologia, sognare fa bene al cervello per la stimolazione di una serie di funzioni legate ai ricordi ed alla memoria. A dichiararlo è il Dottor Giuseppe Plazzi del Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Bologna:

“Numerosi studi hanno ormai dimostrato che il sonno esercita un’influenza positiva sul funzionamento della memoria, chiamata sleep effect. Lo sleep effect è dovuto a diversi fattori, come la riduzione delle interferenze causate dagli stimoli esterni che si verifica mentre si dorme, ma è anche la conseguenza di una funzione attiva del sonno nel consolidare le informazioni che sono presenti nella memoria”.

Si è scoperto che il sogno viene fatto dall’essere umano, soprattutto nel momento in cui vive una giornata molto intensa e di seguito quando il cervello è stato molto usato. Intenso lavoro intellettuale, o studio, ad esempio, fanno si di assicurare nell’80% dei casi che l’individuo sogni. Rimane il fatto che più della metà dei “sognatori”, non è detto che la mattina ricordi il sogno che ha fatto.
Sognate sereni quindi, e seppur il contenuto non è piacevole, prendete coscienza che state aumentando le performance del vostro cervello.

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