
Secondo il rapporto di Osservasalute dell’Università Cattolica di Roma, il popolo della Capitale e dell’intera Regione fa un uso eccessivo di sigarette e di farmaci antidepressivi per combattere lo stress.
Favorire la piena accessibilità alle persone a ridotta mobilità e con disabilità nelle stazioni ferroviarie, a bordo treno e nelle attività sportive attraverso Campagne di comunicazione e informazione dedicate. Questo

Secondo il rapporto di Osservasalute dell’Università Cattolica di Roma, il popolo della Capitale e dell’intera Regione fa un uso eccessivo di sigarette e di farmaci antidepressivi per combattere lo stress.
Nei giorni scorsi avevamo parlato di come nelle grandi città si corra un rischio maggiore di soffrire di malattie mentali. Solitudine, ritmi frenetici, mancanza di spazi verdi, anonimato, dipendenze, sono i tarli, i fattori ambientali e sociali che rodono l’equilibrio psicofisico nei centri urbani più popolosi.
Un disagio tangibile e dilagante nelle metropoli riscontrato dalle ultime rilevazioni sui casi di depressione e ansia, nettamente superiori rispetto ai piccoli centri della provincia. Torniamo a parlare di benessere mentale nelle grandi città in riferimento ai dati sugli attacchi di panico a Roma, forniti in questi giorni dall’Isneg, l’Istituto di Neuroscienze Globale, e provenienti da un’indagine svolta in collaborazione con l’Istituto di sondaggi Swg.
Depressione, schizofrenia e altre malattie mentali colpiscono in misura maggiore gli abitanti delle grandi città. Sarà colpa dei ritmi frenetici di vita, della mancanza di calore umano e della solitudine avvertita ancora più lancinante in mezzo ad una folla indifferente di cui si è solo una minuscola, insignificante parte.
Pensate che solo a Milano, stando ad un recente studio effettuato dal Servizio Sanitario Nazionale, sarebbero circa 30 mila i pazienti affetti da psicosi schizofrenica. Circa 11 mila milanesi avrebbero richiesto un consulto per malattie mentali, mentre oltre la metà non sa di essere malata o peggio ne è consapevole ma cerca di tenere nascosto il problema. Un comportamento assolutamente controproducente perché pregiudica le possibilità di guarigione. Gli esperti consigliano piuttosto di rivolgersi ad uno psicologo alle prime avvisaglie di disturbi che compromettono la sanità mentale.