Aimee Mullins, quando la forza supera le avversità

di Redazione 1


Spesso trascuriamo quanto la vita sia meravigliosa, al punto che passiamo più tempo a pensare ai suoi aspetti negativi piuttosto che concentrarci sulla fortuna che abbiamo per il solo fatto di essere vivi. Ma quante volte ci lasciamo veramente coinvolgere dalla Vita? Oggi vi parlerò di una persona che per me rispecchia pienamente il concetto di forza e di positività, la modella e atleta Aimee Mullins e di come ci insegna l’importanza della vita oltre gli ostacoli.

Ho scritto molti post su come superare i problemi, ma quello che provo nel solo parlare di una persona come Aimee Mullins mi suscita sensazioni molto più forti e profonde, perchè mi permette di non soffermarmi su quanto ogni piccolo problema o fobia ci accomuni ma sul fatto che nella maggior parte dei casi abbiamo problemi perchè ci soffermiamo troppo poco a pensare a ciò che davvero conta.
Aimee Mullins ha subito l’amputazione di entrambe le gambe quando aveva solo un anno a causa di una emimelia peroneale ma questo non le ha impedito di raggiungere i suoi obiettivi; Aimee è un’atleta, una modella e un’attrice.
Al contrario dei molti che passano gran parte della giornata focalizzati sui loro difetti fisici ed al costante aumento di interventi chirurgici per migliorare l’aspetto fisico, Aimee non si è fatta coinvolgere da paure e ostacoli, si è invece concentrata sui suoi punti di forza, ha creduto nel suo potenziale, ha curato il suo aspetto ed oggi il suo nome appare anche sulla rivista People nella lista delle 50 persone più belle del mondo.
E’ evidente che la bellezza di Aimee non si limita al solo senso estetico, la sua voglia di superare le avversità è emersa anche a livello sportivo, quando ai giochi Paralimpici di Atlanta ha stabilito il record nei 100 metri piani e nel salto in lungo.
Vi lascio citando una frase di Aimee tratta da un’articolo della rivista Wired :
Quando il dottor Hugh Herr, lo scattista Oscar Pistorius e io siamo menzionati nello stesso articolo, probabilmente è perché abbiamo una condizione medica comune: siamo tre esseri umani cui sono state amputate le gambe al di sotto del ginocchio. Ma soprattutto abbiamo in comune un’altra cosa e cioè il modo in cui affrontiamo le difficoltà. Condividiamo il sogno di un potenziale infinito, perché vediamo una possibilità laddove gli altri vedono una limitazione”; una pillola di forza per tutti coloro che vivono la sua stessa situazione ed un modello di vita aldilà dell’handicap, reale o costruito che sia.
Foto: http://www.mikedaisey.com/2006_10_01_archives.sht

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