Cruciverba? Un toccasana per la mente

di Redazione 0

Le parole crociate sono una delle abitudini più amate durante l’estate: viaggiando su treno o aereo, riposando sotto l’ombrellone, godendosi qualche minuto di relax dopo una giornata al mare, fare un cruciverba regala qualche momento di serenità. Tuttavia il cruciverba è molto utile non solo per rilassarsi ,ma anche per mantenere la nostra mente attiva e in forma!

Quello che sembra solo un semplice passatempo è infatti ottimo per aiutare a mantenere e sviluppare le funzioni del nostro cervello, in particolare la memoria. Perché mentre il cervello si concentra per dare una risposta ad un quesito, si attivano un’infinità di neuroni che altrimenti rimarrebbero assopiti. A lungo andare poi, gli effetti di un cruciverba, come di altri giochini da ombrellone, possono aiutarvi a ritardare l’arrivo della demenza senile e di tante altre brutte malattie caratteristiche dell’invecchiamento.

Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine di New York, per i quali due cruciverba al giorno avrebbero effetti benefici paragonabili a quelli della proverbiale mela. “Le parole crociate, come molti altri hobby mentalmente stimolanti, possono ritardare l’arrivo dei sintomi della demenza almeno di un anno e quattro mesi, se ci si esercita per più di una volta al giorno” dice Charles Hall, ricercatore a capo dello studio che è stato pubblicato sulla rivista Neurology.

Tenere la mente in allenamento è fondamentale per conservare la vitalità del cervello: non è necessario infatti cercare corsi costosissimi o software complicati per aiutarsi in questo senso.

“Puzzle, giochi di carte o da tavole, leggere e scrivere, fare conversazione di gruppo: tutte queste attività si sono dimostrate efficaci nel rallentare la degenerazione senile e nel recuperare la memoria» spiega Hall, che assieme ad altri colleghi ha seguito un gruppo di 488 ultrasettantenni per un periodo di 5 anni. “Sapevamo già che risultati aspettarci, e la nostra ipotesi iniziale è stata assolutamente confermata” prosegue Hall “Gli anziani che si esercitavano regolarmente (almeno 11 volte a settimana) nelle parole crociate o in simili attività hanno avuto risultati decisamente migliori. La memoria o la si usa o la si perde”

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