Donne, potere ed infedeltà

di Redazione 0

Dopo aver parlato questa mattina delle donne fragili emotivamente e soprattutto con poca autostima, ci spingiamo a parlare oggi dell’altra faccia della medaglia: le donne sicure di se, potenti e che hanno un posto di rilievo in società.

Una recente ricerca condotta dallo psicologo Joris Lammers, dell’Università di Tilburg, in Olanda, ha dimostrato come le donne che sono in alte posizioni di potere, abbiano la stessa inclinazione ad essere infedeli dei maschietti, da sempre additati per l’eterna infedeltà.

Non esisterebbe quindi una differenza tra i sessi. Capoufficio, manager e soprattutto donne in carriera, sarebbero sempre pronte alla scappatella sessuale e ad avventure extraconiugali dentro e fuori dall’ufficio. L’esperimento portato avanti in ambito di questa ricerca è stato condotto su ben 1.500 persone, ed il totale era composto dal 58% circa di professionisti e parliamo nello specifico del 22% da capoufficio, il 14% da “quadri” e il 6% da manager.

Desideri, ambizioni e quanto altro, sono stati esaminati e soprattutto è stato fatto un confronto tra onestà e fiducia in se stessi. Le donne sono risultate tra quelle che all’aumentare della fiducia in se stesse e soprattutto nella posizione del potere (donne che hanno interessanti incarichi di responsabilità), il tasso di aumento dei tradimenti è direttamente proporzionale. Crollano quindi tutte le tesi che additano l’uomo come traditore per eccellenza.

Joris Lammers a questo proposito ha dichiarato che:


“Le persone credono che se il potente è uomo ha più facilità ad imbrogliare il prossimo, ma se una persona di potere è uomo o donna non fa alcuna differenza riguardo al comportamento che terranno. Ci sono molti lavori che riguardano la differenza di genere nel mondo del lavoro, ma nessuno è stato condotto sulle donne di potere. Oggi, le donne ai vertici sono considerate sempre più come i loro omologhi maschili. E questo può portale ad assumere comportamenti negativi che finora si riteneva fossero appannaggio solo degli uomini”.

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