Capire l’ipnosi con i colori

di Redazione 1

 

Secondo un recente studio condotto dall’Università di Manchester, l’analisi dei colori preferiti a livello psicologico, rivelerebbe il livello di suscettibilità dell’individuo all’ipnosi. I ricercatori, hanno studiato la tendenza ed il filo conduttore che c’è tra il colore preferito e l’ipnosi. L’ipnosi è stata studiata come fenomeno in particolare per la cura dei pazienti che patologicamente soffrono di colon irritabile. Il risultato dello studio, mostra come l’ipnosi sia ad esempio maggiormente valente nei pazienti che hanno come colore preferito l’azzurro chiaro.
Altro esempio cromatico è rilevato negli individui che hanno come colore preferito il grigio. In questi pazienti, sarebbe di gran lunga inferiore la possibilità di farli entrare in trance. Ovviamente l’ipnoterapia non viene applicata però solo in base ai colori preferiti del paziente. Questa indagine nasce soprattutto come indagine preventiva nella risoluzione di casi di pazienti che necessitano di entrare nello stato di trance e che non hanno un umore proprio dolce.


Tra i casi riportati dai ricercatori di Manchester, troviamo sicuramente l’utilità dell’ipnosi in quei pazienti che devono avere cure dentistiche, oppure in quei fumatori accaniti che cercano di stare lontani dal fumo, ma che non riescono ad ottenere buoni risultati con la forza di volontà. In questo caso specifico si è denotato che il paziente non smette all’istante di fumare, ma riesce a non avere quell’istinto continuo di accendere una sigaretta.
Tornando anche al caso del colon irritabile, si è scoperto che i pazienti che avevano come colore preferito l’azzurro, il giallo, il verde chiaro, erano più predisposti allo stare bene (9 volte su 10), mentre gli amanti dei colori scuri come nero, marrone e rosso scuro risultavano essere quasi più pessimisti. Il dubbio per molti resta ancora forte però: l’ipnosi funziona, oppure è un semplice metodo di influenza psicologica che ci da la sensazione di stare bene per renderci comunque felici?

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