No tecnostress day, un giorno per combattere lo stress moderno

di Redazione 1

Guardare la tv, parlare al telefono o navigare su internet sono diventate azioni quotidiane; lo sviluppo della tecnologia ha cambiato positivamente il nostro stile di vita ma, come in tutte le cose, un uso eccessivo genera effetti contrari per il nostro benessere. Il 10 settembre è il No Tecnostress Day, una giornata per combattere un nuovo tipo di stress, definito moderno perchè causato dall’influenza della tecnologia nella vita di ogni giorno.

In un mondo in cui nomi come Google, Facebook o Hotmail sono ormai parte della quotidianità emerge un nuovo tipo di stress, il tecnostress. Le cause di questa tipologia di stress non risiedono solo nell’uso di internet ma di tutti i mezzi tecnologici ed in particolare nella tensione provocata dal loro utilizzo eccessivo.
I sintomi variano da persona a persona e fondamentalmente dipendono dai diversi modi di scaricare la tensione a livello fisico; i sintomi più frequenti sono disturbi del comportamento e sbalzi di umore improvvisi per quanto riguarda l’aspetto psicologico, ma anche disturbi come gastrite o malditesta. Gli effetti del tecnostress emergono negli individui che vivono ogni giorno molte ore a contatto con i mezzi tecnologici, dove per molto si intende dalle 9 alle 12 ore, ma dal momento che non esiste una regola universale non è detto che lo stesso problema non emerga nelle altre persone.
E’ proprio per fronteggiare questo problema che il 10 settembre 2010 sarà il “No Tecnostress Day“, una giornata organizzata da Netdipendenza Onlus in collaborazione con l’Associazione nazionale formatori della sicurezza sul lavoro.
Il programma prevede un concerto gratuito di percussioni afro della banda Tama e Giovanni Imparato, perchè come ha affermato Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza Onlus “Con la musica il corpo si rilassa. E ballare aiuta certamente a scaricare le tensioni: i tamburi africani sono molto coinvolgenti“.
Una giornata non solo per distrarsi e combattere la tensione, ma anche per sensibilizzare le aziende sugli effetti del tecnostress e tutelare il benessere dei lavoratori.
Foto: Flickr

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>