Non permettere alle fobie di distruggerti

di Redazione 0

 

Solitamente si considera la fobia un timore sproporzionato rispetto alle circostanze e si manifesta anche quando non sono presenti reali pericoli. Purtroppo chi la prova è assolutamente consapevole di quanto siano irrazionali i propri timori e i propri pensieri ma ci s’avverte impotente dinanzi a questi.

Quella che più generalmente viene definita fobia sociale, è la paura di essere giudicati dagli altri o di ritrovarsi al centro dell’attenzione e fare cose stupide e imbarazzanti. Questa si può manifestare quando si mangia o si parla in pubblico, ci si relaziona con l’altro sesso e non si è nel protettivo contesto familiare.

Per evitare situazioni che sono causa di forte malessere, chi soffre di questo problema, tende solitamente ad allontanarsi dagli altri, dal mondo, procurandosi una profonda solitudine.

E’ un’ansia anticipatoria che si presenta giorni o addirittura mesi prima che si concretizza quel momento che provoca una così grande angoscia, destando nel fobico una tipica reazione di “evitamento”, rendendolo un rinunciatario. Terribili le reazioni quando sono costretti ad affrontare la realtà: palpitazioni cardiache, fiato corto, tremori, arrossamenti, diarrea, crampi allo stomaco.

Colpiti sono soprattutto i giovani e nella stragrande maggioranza dei casi prima dei vent’anni per poi ripresentarsi in età adulta. Nei ragazzi, crea delle vere e proprie situazioni invalidanti che pregiudicano quasi tutti gli aspetti della vita. Inoltre la fobia sociale è molto pericolosa dato che può anticipare altri seri problemi quali: l’alcolismo, la tossicodipendenza e la depressione.

Di solito accompagnano la fobia sociale anche la fobia semplice, l’agorafobia, la depressione maggiore, il disturbo ossessivo compulsivo e le crisi di panico. Pare inoltre che vi sia una profonda relazione tra la fobia sociale e i disordini del comportamento alimentare. Solo una terapia mirata può incidere seriamente e con efficacia su queste problematiche. Ed è importante ricordare che è possibile uscir fuori da tale tunnel di dolore, la  vita, è possibile riprendersela in ogni momento.

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