Fobia, legame tra dismorfismo corporeo e network cerebrali

Il Disturbo da Dismorfismo Corporeo (BDD) è una condizione invalidante la cui caratteristica principale è l’eccessiva preoccupazione per uno o più difetti nell’aspetto fisico e può condurre ad una vera e propria fobia del corpo. Solitamente le persone che soffrono di questo disturbo sono portate a percepirsi come sfigurate o brutte nonostante abbiano un aspetto che le altre persone considerano normale. Tale preoccupazione risulta abnorme e causa disagio significativo con ansia e stress o una menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo e relazionale.

Fobia e ansia si gestiscono meglio imparando a “leggere” il corpo

La paura di parlare in pubblico, della morte o dei ragni sono fobie molto diffuse tra la popolazione e i ricercatori sono impegnati nel trovare terapie e soluzioni per aiutare quelle persone la cui presenza di tali ansie causa significativi problemi a livello relazionale. Un nuovo studio sull’argomento ha dimostrato come il considerare in maniera diversa i segni dello stress (le mani tremanti, il battito del cuore, i palmi sudati) può offrire alle persone che soffrono di fobia un’occasione per gestire in maniera più efficace la situazione.

Paura e fobie, l’ansia è legata a comportamenti di evitamento

I bambini che mettono in atto comportamenti finalizzati ad evitare situazioni che provocano paura hanno una maggiore propensione a soffrire di disturbi legati ad ansia. E’ quanto emerge da una ricerca comparsa questo mese su Behavior Therapy nella quale è stato presentato anche un nuovo metodo per misurare il comportamento di evitamento nei bambini piccoli.

Pazienti con fobia sociale possono provare meno stress e ansia

 

La paura è un’emozione che in talune situazioni può attivare le necessarie risorse per difendersi da situazioni potenzialmente pericolose. Le persone che soffrono di fobia sociale sperimentano emozioni caratterizzate da paura e ansia anche in situazioni quotidiane i cui normalmente non si attivano, ciò perché pensano, in maniera irrazionale, che il loro comportamento potrebbe essere poco consono e inappropriato. In questi persone il meccanismo cerebrale che governa l’espressione della paura presenta un funzionamento anomalo, in accordo con diverse ricerche condotte da neuroscenziati.

Fobie, la paura dei ragni si cura con una seduta

 

L’aracnofobia, volgarmente conosciuta come paura o fobia dei ragni potrebbe essere curata attraverso una singola sessione terapeutica che a quanto pare determinerebbe modificazioni a breve e lungo termine non solo a livello del comportamento ma anche a livello cerebrale. Secondo uno studio, condotto presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine, questo trattamento sarebbe talmente efficace che i pazienti, sei mesi dopo la seduta, sono in grado di tenere in mano una tarantola nelle loro mani.

Fobia del corpo, nuovo studio sul Disturbo da Dismorfismo Corporeo

L’eccessiva paura di avere difetti del corpo può condurre ad una vera e propria fobia, il Disturbo da Dismorfismo Corporeo (BDD), un disordine dell’immagine corporea che causa una preoccupazione eccessiva relativa al proprio corpo, a tal punto da compromettere la vita relazionale delle persone che ne soffrono. I difetti fisici vengono percepiti in maniera irrealistica e possono portare a una vera e propria ossessione per la quale il corpo è imperfetto quando in realtà ha un aspetto completamente normale. Oltre il 75% delle persone con questo disturbo pensa al suicidio e il 25% di questi tenta di togliersi la vita propria. 

Sintomi dell’ansia e fobia, scoperto un legame con l’invecchiamento precoce

C’è un legame tra i sintomi dell’ansia, in particolar modo quella legata alla fobia, e invecchiamento precoce? I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital (BWH) e dell’Harvard Medical School di Boston, in uno studio pubblicato su PLoS ONE, suggeriscono come donne di mezza età e anziani che soffrono di alti livelli di ansia di natura fobica hanno maggiori probabilità di giungere ad un invecchiamento precoce. Questo quadro è caratterizzato, oltre all’esistenza di ansia fobica, dalla presenza di telomeri più corti.

Genitori con disturbi legati ad ansia sociale? Possono trasmetterla ai figli

Soffrire di un disturbo d’ansia sociale rappresenta una condizione che aumenta la probabilità di avere dei figli che presentano vissuti e comportamenti legati all’angoscia, secondo una ricerca condotta presso il Johns Hopkins Children’s Center e che verrà pubblicata sulla rivista Child Psychiatry and Human Development. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbo d’ansia sociale metterebbero in atto uno specifico sottoinsieme di comportamenti responsabili di aumentare i livelli di ansia nei bambini. Tra questi comportamenti, individuati dai ricercatori, sono stati inclusi anche la mancanza o l’insufficiente presenza di calore e di affetto e la tendenza a rivolgere critiche o a manifestare dubbi verso la prole.

Legami tra fobia, sintomi ansiosi e conflitto inconscio, la neuroscienza riabilita Freud

Esiste un qualche legame tra fobia e conflitto inconscio? Uno studio condotto dal professor Howard Shevrin dell’Università del Michingam e presentato nel corso della riunione annuale dell’American Psychoanalytic Association sembra dare supporto alle freudiane sui legami tra conflitti di natura inconscia e sintomi in persone affette da fobie. Il merito di questo studio è quello di unire i metodi della psicoanalisi con quelli più rigorosi e verificabili delle indagini di laboratorio.

Le fobie più diffuse in Italia

E’ un articolo del quotidiano LaStampa che ha sottolineato l’importanza del fenomeno. Sembrerebbe che in Italia, soprattutto a Torino, le fobie tendano ad essere diffusissime. Inoltre, per curarle sembrerebbe che gli individui non ricorrano più al classico analista, ma a Facebook.

Emetofobia, la paura di vomitare


L’emetofobia è una fobia abbastanza diffusa, e consiste nella paura di vomitare, causata principalmente dalla paura di non riuscire a controllare i conati di vomito. Chi soffre di questa patologia vive dunque con il terrore di vomitare ed anche di vedere qualcun altro farlo, e qualsiasi segno di malessere, anche negli altri, viene visto come qualcosa che sfocerà nel vomito.

Da semplici paure a fobie, il potere della mente

Avere paura è del tutto normale e tutti abbiamo paura di qualcosa, più o meno intensamente e più o meno consapevolmente. La paura è un meccanismo naturale, di difesa, che ci porta ad avvertire come reale il pericolo, a proteggerci da elementi, persone, azioni, situazioni che potrebbe danneggiarci. Non avere paura, a volte, è estremamente deleterio perché porta a non percepire il rischio e a scelte, azioni, comportamenti lesivi della propria salute psicofisica. Pensate a chi non ha paura di ammalarsi di cancro e fuma 2-3 pacchetti di sigarette al giorno o a chi non ha paura di soggetti socialmente pericolosi e si avvicina troppo a persone che potrebbero fare dei gesti insani.

Suicidio: causa della paura della povertà

Paura di diventare poveri. Questa sarebbe la prima causa che avrebbe portato un aumento dei casi di suicidio in Europa e nel mondo nell’ultimo decennio. A parlarne, sono stati tutti gli esperti di salute e di psicologia, in stretta relazione con gli esperti di economia, che stanno analizzando di quanto è stato l’incremento dei casi di suicidio tra il 2007 ed il 2009, in età lavorativa.