Paura e fobie, l’ansia è legata a comportamenti di evitamento

di Gianluca Molinaro 2

I bambini che mettono in atto comportamenti finalizzati ad evitare situazioni che provocano paura hanno una maggiore propensione a soffrire di disturbi legati ad ansia. E’ quanto emerge da una ricerca comparsa questo mese su Behavior Therapy nella quale è stato presentato anche un nuovo metodo per misurare il comportamento di evitamento nei bambini piccoli.

Il disturbo d’ansia può essere una condizione invalidante che compromette significativamente il funzionamento della persona a livello relazionale, sociale e lavorativo, impedendogli di partecipare alle attività di tutti i giorni ed a volte può portare a sviluppare una vera e propria fobia legata ad una situazione od a un oggetto. I questionari sviluppati dai ricercatori e utilizzati per valutare i comportamenti di evitamento dei bambini comprendevano domande rivolte ai genitori, come  “Quando il vostro bambino è spaventato o preoccupato per qualcosa, lui la esegue o le chiede di farla più tardi?”, oppure richiedevano un self report da parte del bambino stesso, attraverso quesiti come  “Quando mi sento spaventato o preoccupato per qualcosa, cerco di non avvicinarmi.”

Dall’analisi dei questionari sono emersi dei risultati sorprendenti: è emerso, infatti, coma la misura dell’evitamento potrebbe essere considerato una variabile che predice lo sviluppo nei bambini dell’ansia. Stephen Whiteside, psicologo pediatrico presso il Mayo Clinic Children’s Center ed autore dello studio, a proposito dei risultati che sono emersi dall’analisi dei questionari, ha dichiarato:

 “Questo nuovo approccio può consentire di identificare i bambini che sono a rischio di un disturbo d’ansia. E ancora, poichè la terapia cognitivo-comportamentale si concentra sulla riduzione dei comportamenti di evitamento, il nostro approccio può anche fornire un mezzo per valutare se le strategie di trattamento attuali funzionano come noi pensiamo facciano.”

Successivamente alle interviste, 25 bambini con tratti d’ansia sono stati sottoposti ad una terapia cognitivo-comportamentale con esposizione graduale alla situazione fonte di paura e i risultati sono stati incoraggianti, dal momento che i punteggi di evitamento sono diminuiti della metà rispetto alla rilevazione precedente.  Secondo il dottor Whiteside i bambini che hanno la tendenza ad evitare le situazioni che provocano vissuti di paura non hanno la possibilità di fronteggiare questi timori e capire che in definitiva stanno sperimentando emozioni gestibili. Il dottor Whiteside ha sviluppato il Mayo Clinic Anxiety Coach, una applicazione per iPhone che aiuta le persone a conoscere l’ansia, valutare e gestire i  sintomi legati a questa condizione attraverso una serie di liste di attività da svolgere.

Foto Credits|LauraLewis23 on Flickr

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