
Altra situazione da evitare assolutamente è quella che paragona il bambino “manchevole” con il fratello o la sorella che eccelle. I figli non sono tutti uguali e la predisposizione di uno verso una passione o un hobbies non può condizionare anche l’altro. Se si paragonano i figli si finisce con il classificarli con delle etichette, come “Paolo il musicista”, “Giovanni, l’atleta” e ne risentirà di più in questo caso “Pasquale, lo scansafatiche”. Bisogna trovare cosa si addice maggiormente ad un figlio ed incoraggiarlo a perseguire la propria passione in base alle sue capacità. Altro consiglio che viene dato ai genitori è non dire ai propri figli “te l’avevo detto”.