Aggressività passiva, quando la rabbia è sommersa da apatia e silenzio

di Redazione 2

Ci sono diversi modi di esprimere la nostra rabbia per come vanno le cose, alcuni più nascosti e silenziosi di altri, a conti fatti quelli che ci fanno più male vedono coinvolta una sorta di apatia, una coltre priva di emozioni che nasconde un agitarsi di sentimenti contrastanti e che ci spinge a dimostrare interesse zero per la fonte della nostra rabbia. Consiglio a chi si rende conto di essere caduto nella morsa di questo sentimento di finta indifferenza, il lavoro di Signe-Whitson sul comportamento aggressivo-passivo, The Angry Smile: The Psychology of Passive Aggressive Behavior in Families, Schools, and Workplaces, un saggio su tutte le implicazioni e complicazioni che provoca un atteggiamento simile nella nostra vita.

L’aggressività passiva ci porta ad un’intolleranza tanto silenziosa quanto fraintesa verso gli altri e nello specifico verso le persone con cui non riusciamo più a capirci, così smettiamo di parlare e ostacoliamo con il nostro silenzio la ripresa di un dialogo che pure è sempre possibile anche quando lo crediamo ormai irrealizzabile. Succede nella vita personale, a lavoro ed in generale tutte le volte che decidiamo non valga la pena esprimere apertamente la nostra rabbia, il nostro risentimento, anche pacatamente, ma l’importante è farlo, non lasciarsi sfuggire l’occasione di liberarsi delle energie negative che ostacolano le relazioni interpersonali, di quel non detto che può prestarsi a mille interpretazioni e creare fraintendimenti, impedire di lasciarsi tutto alle spalle ed andare avanti, senza covare rabbia dentro.

Un esercizio che fa bene prima di tutto a noi ma che spesso, a giudicare dalla rabbia sommersa che sbotta alla prima occasione valida, non mettiamo in pratica. Il silenzio fa bene quando si tratta di ritrovare se stessi, la tranquillità perduta ma quando si tratta di rapporti con gli altri, di qualsiasi natura siano, è sempre parlare che fa la differenza. Non importa se quanto abbiamo da dire è scomodo per chi ci ascolta o ci mette a disagio, ci aiuterà a non essere più arrabbiati con il mondo e a liberarci di una calma solo apparente.

 

 

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