
Poco tempo fa abbiamo parlato del rapporto esistente tra Internet e i bambini. Se da un lato, è consigliabile far utilizzare il Web ai più piccoli, dall’altro è fondamentale che questo strumento venga controllato e tenuto lontano da pericoli e conseguenze dannose. È per questo che l’Unione Europea ha proposto delle etichette di qualità per i siti vietati ai minori. Sono necessari manuali di istruzione sia per i genitori che per le scuole che riescano a guidare con sapienza e intelligenza i bambini nel loro viaggio attraverso la Rete. Non va proibito l’utilizzo del computer e dei siti on-line, ma è sicuro che i minori debbano essere tutelati in questo.
Sembrerebbe che i bambini, anche in tenerissima età, siano molto attenti a come ci comportiamo noi “grandi”, e tendano ad agire di conseguenza. Infatti, i bambini e i neonati guardano gli adulti, osservano i loro comportamenti e tendono anche ad imitarli, ma riconoscono anche se si possono fidare di loro o no, e solo in questo caso, poi, ne apprendono e ne mettono in pratica i modi di fare. E’ quanto emerso da una ricerca svolta dalla Concordia University di Montreal e pubblicata nella rivista “Infant Behavior and Development”.
Il fenomeno del bullismo e delle violenze a scuola, anche tra i giovanissimi, è purtroppo sempre molto diffuso, e probabilmente è un pò, anche, lo specchio di una società aggressiva nonchè violenta, dove i bambini imparano presto che l’importante è farsi notare, anche con comportamenti prepotenti e di sopraffazione sui più deboli.