Dieta, forza di volontà o piccoli cambiamenti?

di Redazione 0

Seguire una dieta ipocalorica può essere semplice i primi giorni ma con il passare del tempo l’autocontrollo cala e si è sempre più portati a cedere alle tentazioni. Abbiamo già parlato di come in realtà sia sempre meglio cedere a piccoli compromessi con il nostro cervello sin da subito, magari diminuendo le porzioni, o concedendoci una ricompensa al raggiungimento dei primi risultati, piuttosto che soffrire enormi privazioni che sono anche controproducenti dal punto di vista della salute fisica per poi fallire e recuperare i chili persi.

Recenti studi hanno appurato che per riuscire a seguire una dieta ci vuole anche una forte dose di autostima così come altre ricerche hanno determinato che se non si riesce a stare a dieta la colpa è delle nostre cellule carnivore, assatanate di cibo. E la determinazione quanto conta? Quanta forza di volontà ci occorre per stare a dieta? Possiamo consolarci, forse non così tanta come dicono o almeno secondo quanto afferma un recente studio presentato nei giorni scorsi nell’ambito dell’American Psychological Association’s 119th Annual Convention.

Per dimagrire, spiega lo psicologo Brian Wansick, autore di Modifying the Food Environment: From Mindless Eating to Mindlessly Eating Better, non bisogna pensarci più di tanto. Ovvero, invece di pesarsi ogni due ore, fissarsi sulle calorie, su cosa si mangerà a pranzo piuttosto che a cena, sulle rinunce e sugli obiettivi, è bene rilassarsi ed apportare piccoli significativi cambiamenti alla nostra alimentazione, che siano però impercettibili per il nostro cervello. Ovvero eliminare dalla dispensa tutte quelle trappole ipercaloriche, sostituendole con spuntini sani, frutta e verdura, oppure sostituire i piatti grandi con piatti piccoli, sembra una sciocchezza ma è utilissimo vedere il piatto pieno per sentirsi sazi.
Lo psicologo suggerisce alcuni piccoli escamotages per perdere peso senza nemmeno soffrire troppo e rendersene conto:

  • Mangiare in piatti da insalata al posto di piatti piani di grandi dimensioni.
  • Sostituire i cibi spazzatura con prodotti sani ed ipocalorici, mettendoli in primo piano nella dispensa ed in frigo.
  • Mangiare in cucina o in sala da pranzo, mai davanti alla televisione.

“Queste semplici strategie garantiscono molte più probabilità di successo rispetto alla sola forza di volontà. E’ più facile cambiare il proprio ambiente piuttosto che cambiare idea”, ha spiegato Wansink.

[Fonte: Mindless eating: Losing weight without thinking, American Psychological Association]

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