Ottimismo: il bicchiere è davvero mezzo pieno?

di Redazione 2

L’ottimismo ci permette di pensare e vivere in modo più sereno e appagante. Non ci sono dubbi sul fatto che l’ottimismo possa rappresentare un vantaggio importante nel raggiungere un buon grado di benessere psico-fisico.

Addirittura, chi vede il bicchiere mezzo pieno ha ricadute positive persino nella salute. Secondo una ricerca statunitense, infatti, l’ottimismo aiuta a vivere a lungo e a raggiungere un’alta qualità della vita.
Lo studio, compiuto su 100.000 donne e condotto dall’American Psycosomatic Society, ha rivelato uno stretto legame tra uno stato d’animo propositivo e il rischio di ammalarsi di tumori, malattie cardiache o morire prematuramente.

Oltre alla salute, il pensiero positivo aiuta a farsi strada nella vita: gli ottimisti rendono meglio nello studio, nel lavoro e nello sport. Addirittura alcuni studi sostengono che gli ottimisti sono più abili quando si tratta di affrontare test attitudinali e tendono a essere scelti più della controparte quando si tratta di concorrere a cariche politiche e dirigenziali.

Ma attenzione: l’ottimismo senza riserve può rappresentare un pericolo. Alcuni psicologi, infatti, parlano di “Sindrome da Pollyanna”, ovvero la costante negazione dei lati negativi della vita. In fin dei conti, si usa dire che l’ottimista non sia altro che un pessimista male informato.

Una sana dose di pessimismo è preziosa in situazioni della vita nelle quali l’ottimismo genera speranze eccessive o infondate. Pensiamo ad esempio al gioco d’azzardo. Secondo alcuni ricercatori, quindi, i pessimisti possono essere avvantaggiati in situazioni caratterizzati da risorse limitate, come il mercato azionario. Inoltre un pessimista, abituandosi a prevedere diversi possibili esiti negativi di una situazione, è solitamente più abile nel risolvere problemi complessi: in un certo senso potrebbe essere definito un curioso cronico.

Fortunatamente l’alternativa all’ottimismo ingiustificato non è per forza il pessimismo: l’equilibrio ideale è rappresentato da un realismo che sappia coniugare un atteggiamento positivo verso il futuro alla corretta percezione dei problemi o dei rischi che possono verificarsi.

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