Depressione, i bambini la riconoscono dalle espressioni facciali

di Gianluca Molinaro 3

Un nuovo studio condotto presso l’Università del Michigan indica come i bambini che hanno almeno un genitore che soffre di depressione sono molto abili a riconoscerne i segnali facciali. Uno degli autori dello studio, lo psicologo Nestor Lopez-Duran, ritiene che i ragazzi che vivono in un ambiente del genere sono molto sensibili alle espressioni facciali di tristezza. Allo studio hanno partecipato 104 bambini che avevano almeno un genitore a cui era stata diagnosticata la depressione e dall’analisi dei dati è emerso come il 60% del campione, che aveva un’età compresa tra 7 e 13 anni, era ad alto rischio di sviluppare lo stesso disturbo dell’umore.

I partecipanti hanno esaminato le immagini di espressioni facciali che potevano essere neutre oppure esprimere tristezza e rabbia, o hanno visto le immagini di volti che attraverso la tecnica di animazione del morphing si trasformavano dalla rabbia alla tristezza. Successivamente alla visione delle foto i bambini dovevano indicare se il volto mostrava tristezza, rabbia o nessuna emozione. Lopez-Duran ha dichiarato che i ragazzi ad alto rischio erano più sensibili alle sottili espressioni di tristezza rispetto ai loro coetanei, comprese le ragazze considerate ad alto rischio.

Questo dato è coerente con una crescente evidenza che suggerisce come i processi sottostanti che predispongono i bambini ad un rischio depressione o di altre condizioni possono essere diversi per ragazzi e ragazze. Secondo Lopez-Duran una differenze di genere è rappresentata dal fatto che rispetto alle ragazze, che tendono ad essere altamente sociali, i ragazzi sono meno propensi a usare gli altri come fonte di conforto quando sono tristi. Secondo lo psicologo, questa abilità a riconoscere le espressioni che indicano la presenza della depressione non riflette una vulnerabilità sottostante ma potrebbe essere una strategia adattativa che si sviluppa in risposta all’ambiente. In particolare, i ragazzi hanno più probabilità rispetto alle ragazze di ricevere punizioni dure e la depressione dei genitori aumenta il rischio di ottenerle.

 “E ‘possibile che questi ragazzi ad alto rischio hanno sviluppato questa abilità in modo da ridurre la possibilità di ottenere dure punizioni, sostanzialmente riconoscendo quando mamma o papà sono disturbati e facendosi da parte”, ha detto Lopez-Duran.

Dallo studio appare come questi ragazzi siano così sensibili a riconoscere i segni della depressione da essere in grado di dire quando i loro genitori sono disturbati anche quando questi credono di non mostrare segni che tradiscono la presenza del noto disturbo dell’umore.

Foto Credits | Glamlife-studentportal on Flickr

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