Escludere i disturbi mentali dai manuali?

di Redazione 3

E’ stata diffusa la notizia dall’American Psychiatric Association (APA), che è prossima alla pubblicazione (si parla del 2013) della quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5). Il manuale che è un punto di riferimento per chi si occupa della salute mentale degli esseri umani, arriva sul mercato dopo ben 11 anni e conterrà delle notizie importantissime per gli psichiatri di mezzo mondo. Tutti gli psichiatri americani hanno proposto all’unisono di rimuovere dallo stesso le diagnosi di alcuni disturbi della personalità.

Tra quelli che verrebbero ad essere esclusi troviamo paranoide, istrionico, narcisistico e dipendente. Questa proposta però ha già suscitato delle polemiche, ed in Italia l’Ordine degli Psicologi del Lazio ha indetto qualche giorno fa una giornata di studio proprio su un documento ufficiale che verrà mandato all’APA per esprimere il proprio dissenso su questo argomento.

A parlarne è Marialori Zaccaria, presidente dell’Ordine degli psicologi del Lazio, che ha dichiarato:

“L’esclusione può avere ricadute pesanti innanzitutto per la clinica: per noi queste patologie sono pane quotidiano. Tra l’altro, sono patologie per le quali non ci sono farmaci e che richiedono quindi la pisicoterapia. Escluderle dal DSM-5 vuol dire escludere quella che è ormai una prassi clinica consolidata”.

A spiegare quello che narra il dottor Zaccaria, si appoggia anche Vittorio Lingiardi, psichiatra e docente alla facoltà di medicina e psicologia alla Sapienza di Roma spiegando che quanto avviene è motivato:

“Sicuramente da battaglie ideologiche tra modelli teorici in questo caso, tra sostenitori dell’approccio dei cosiddetti Big Five Factors e i sostenitori degli approcci psicologici sia dinamici sia cognitivi. Ma anche motivi legati ad aspetti economici e culturali. Forse le diagnosi eliminate sono quelle meno medicalizzabili o trattabili farmacologicamente? Oppure, per fare un esempio su una delle diagnosi a rischio di scomparsa, non si ravvisano più elementi di patologia in quello che molti di noi continuano invece a considerare narcisismo patologico o maligno, che poco ha a che vedere con il narcisismo sano?”.

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