Paura del lavoro: come affrontarla

di Redazione 2

Avete un capo molto esigente? Quando siete al lavoro avete molto spesso paura di sbagliare o di essere ripresi per alcuni errori che avete commesso? La paura sul lavoro è un’emozione diffusissima. Il timore di non essere all’altezza e di poter sbagliare frena l’azione di moltissimi lavoratori.

Nel momento in cui il datore di lavoro affida un compito molto importante ad un dipendente è naturale che costui sia spaventato, ma la paura è un’emozione che può essere tenuta sotto controllo. Sintomi fisici molto evidenti possono essere la sudorazione, il tremore, le palpitazioni, le mani fredde. Ma soprattutto i sintomi psicologici e comportamentali sono quelli che possono essere combattuti. Fondamentale è non pensare subito al peggio, ma affrontare con eccitazioni tutti i nuovi compiti che ci vengono affidati. Niente ansia, molte prospettive: questo è in breve il consiglio per tutti i lavoratori troppo insicuri. D’altro canto, i datori di lavoro devono comprendere che non è positivo adottare un tipo di comando autoritario. Ma è fondamentale che il capo possa motivare i propri lavoratori, aiutarli ad organizzare al meglio il proprio lavoro, sostenerli anche nel momento in cui stanno commettendo un errore. Il lavoratore, invece, deve considerare i consigli non come ordini o come delle bocciature definitive sulle proprie capacità.

È per questo che vogliamo prendere a riferimento le riflessioni di Francesca Romana Puggelli, autrice del libro “Gestire l’emotività sul lavoro. Come comunicare e controllare le emozioni”, edito da Il Sole 24 Ore Pirola. Le emozioni vanno gestite sul luogo di lavoro per poter affrontare al meglio i rapporti e i compiti che ci vengono assegnati. Bisogna, quindi, decidere in modo consapevole in che modo vivere le proprie emozioni piuttosto che eliminarle, anche se si prova rabbia o delusione. L’autrice, infatti, afferma:

Il lavoro è un luogo pieno di emozioni, si provano tutti i tipi di emozioni…anche perché occupa in genere otto ore della nostra giornata, come minimo. Sul posto di lavoro, come in qualsiasi altro ambiente della vita, insomma, emozioniamo e siamo emozionati

 

Foto Credits| moriza su Flickr

Commenti (2)

  1. Interessante articolo…è come dire ad un claustrofobico di non avere paura d’essere rinchiuso in una botte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>