Soldi, comprare felicità è gratis

di Redazione 2

Soldi e felicità, un’associazione abusata da quella che è una fantasia a dir poco comune: se fossi più ricco non dovrei preoccuparmi di nulla, la mia vita sarebbe più semplice, tutto sarebbe più semplice, persino i legami con gli altri, le relazioni sociali, il rapporto con me stesso. Ogni cosa migliorerebbe, come per magia, rendendo l’esistenza più leggera, degna di essere vissuta in modo spensierato.

E’ davvero così? Indubbiamente il denaro risolve molti problemi, ci toglie un bel po’ di pensieri ed angosce ma provate a pensare di diventare improvvisamente ricchi. Cosa fareste con quei soldi? Fantasticando paradossalmente la prima cosa che ci verrebbe in mente di fare è acquistare felicità per noi e per gli altri, ma la felicità si può ottenere avendo più disponibilità economiche, è in parte vero, ma anche senza soldi. A conti fatti vogliamo acquistare qualcosa che potremmo avere anche gratis.

C’è chi fantastica di realizzare il sogno di un genitore, finanziare l’impresa di un amico, aiutare delle persone in difficoltà ovvero di far felici gli altri. Dunque, possiamo ipotizzare che a renderci felici non è possedere del denaro bensì utilizzarlo per comprare felicità per noi e per gli altri, sotto forma di una vacanza, di più tempo libero a disposizione, di una casa più grande, di soddisfazione di lasciare un lavoro che non ci piace e così via discorrendo. Ma molte di queste cose possiamo ottenerle anche senza denaro? La risposta è sì.

Il concetto di casa felice, ad esempio, è necessariamente legato ad una villa lussuosa? Ne deduciamo che i ricchi hanno tutti una vita familiare serena per via di un’abitazione più bella della nostra? Poi pensiamo che non è affatto vero che chi vive nel lusso è necessariamente felice, a conti fatti a volte li vediamo forse più tristi e depressi di noi e non riusciamo a capire il motivo, cosa potrebbe mai preoccuparli: hanno tutto, no?

Eppure, la risposta è proprio sotto il nostro naso. Il denaro è solo uno dei tanti mezzi, e forse nemmeno quello con il più alto valore di scambio, per acquistare un’emozione in verità assolutamente gratuita. Possiamo rendere felici gli altri in tanti modi molto più efficaci di un versamento sul conto corrente: ascoltandoli, rimanendo svegli fino a tardi per aiutarli in un progetto, concedendogli la nostra amicizia, il nostro tempo, la nostra impagabile lealtà.
Possiamo rendere felici noi stessi ascoltandoci, lasciando un lavoro che non ci piace, costruendo un concetto di casa e famiglia accogliente che prescinda da un elettrodomestico rivoluzionario e da metri quadri in più o in meno.
Possiamo essere felici, comunque, continuando a fantasticare sul potere magico del denaro, ma iniziando a capire che tutto quello che desideriamo comprare con quel denaro in realtà è un’emozione che tutti possono già permettersi, molto più a buon mercato di quanto crediamo. Ma a volte non vogliamo ammetterlo che la felicità è alla nostra portata, preferiamo considerarla irraggiungibile per non doverci impegnare a costruirla e quella del denaro che manca suona più come una scusa che come una fantasia.

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