Stress sul lavoro e burnout, quali sono i sintomi e le conseguenze?

Con “stress occupazionale” si indica generalmente l’esperienza emozionale negativa (accompagnata da modificazioni biochimiche, comportamentali e cognitive) percepita dalla persona sul luogo di lavoro come conseguenza delle difficoltà a far fronte a richieste interne o esterne valutate come gravose (Baum A., 1990). Il termine burnout (approssimativamente, in italiano, “bruciato”) fu introdotto da Freudenberger nel 1974 per descrivere una serie di atteggiamenti, emozioni e comportamenti negativi derivanti da una cronica difficoltà nel controllare lo stress.

Relax ed ansia, alcune persone hanno paura a rilassarsi

Per alcuni la parola relax è sinonimo di ansia. In vista delle prossime vacanze natalizie molte persone non vedono l’ora di ottenere le tante desiderate ferie per partire verso luoghi più o meno lontani alla ricerca di un po’ di riposo. Molte altre, invece, non vogliono sentire parlare di relax perché, sembra un paradosso ma non lo è, questa esperienza li porrebbe in una condizione di disagio e stress, evidentemente perchè  favorisce una perdita di controllo sulla realtà che per alcune persone non è tollerabile.

La reazione delle persone allo stress influenza lo stato di salute

I fattori legati allo stress causano problemi di salute o sarebbero piuttosto le reazioni individuali alle situazioni di stress a influenzare il nostro stato di salute? A questo interrogativo ha provato a rispondere David Almeida, professore di sviluppo umano e studi sulla famiglia, con uno studio pubblicato online su Annals of Behavioral Medicine. Secondo il professore sarebbe il modo di far fronte alla situazione stressogena, e quindi le capacità di coping, ad influenzare lo stato futuro di salute delle persone:

Disturbo dell’identità e personalità, novità in campo criminologico

 Il disturbo dissociativo dell’identità (DID) è solitamente causato da uno stress elevato, causato da eventi traumatici (perdite, violenze, disastri naturali) o da un conflitto interiore acuto che la mente cerca di risolvere separandosi da sentimenti e informazioni inaccettabili. Tale disordine, collegato a sintoni quali depressione, ansia, fobie, attacchi di panico,  fino ad oggi è stato descritto come una condizione caratterizzata dalla presenza di due o più identità o stati di personalità distinte, ciascuna con i propri modi di relazionarsi, percepire e pensare nei confronti di se stesso e dell’ambiente.

Fobia del corpo, nuovo studio sul Disturbo da Dismorfismo Corporeo

L’eccessiva paura di avere difetti del corpo può condurre ad una vera e propria fobia, il Disturbo da Dismorfismo Corporeo (BDD), un disordine dell’immagine corporea che causa una preoccupazione eccessiva relativa al proprio corpo, a tal punto da compromettere la vita relazionale delle persone che ne soffrono. I difetti fisici vengono percepiti in maniera irrealistica e possono portare a una vera e propria ossessione per la quale il corpo è imperfetto quando in realtà ha un aspetto completamente normale. Oltre il 75% delle persone con questo disturbo pensa al suicidio e il 25% di questi tenta di togliersi la vita propria. 

Sintomi dell’ansia e fobia, scoperto un legame con l’invecchiamento precoce

C’è un legame tra i sintomi dell’ansia, in particolar modo quella legata alla fobia, e invecchiamento precoce? I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital (BWH) e dell’Harvard Medical School di Boston, in uno studio pubblicato su PLoS ONE, suggeriscono come donne di mezza età e anziani che soffrono di alti livelli di ansia di natura fobica hanno maggiori probabilità di giungere ad un invecchiamento precoce. Questo quadro è caratterizzato, oltre all’esistenza di ansia fobica, dalla presenza di telomeri più corti.

Infertilità, scoperto legame con depressione, ansia o altri disturbi mentali

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Esiste una relazione tra infertilità, depressione, disturbi d’ansia o altre condizioni psicopatologiche nella popolazione femminile? Fino ad oggi gli studi effettuati sull’argomento erano basati su singoli casi clinici, la ricerca che viene qui presentata, al contrario, è stato condotta in Danimarca ed ha riguardato una popolazione di quasi centomila donne con diagnosi di infertilità tra il 1973 e il 2008, i cui dati sono stati incrociati con quelli presenti sul Danish Psychiatric Central Registry che fornisce informazioni sui su ricoveri per disturbi psichiatrici.

Povertà, stress e livello di benessere, esiste un legame?

 

Esiste una relazione tra povertà, stress, livello di benessere e salute nelle persone? Il dottor Thomas Fuller-Rowell, ricercatore presso l’University of Wisconsin-Madison, ha condotto uno dei primi studi che hanno considerato l’impatto che la discriminazione di classe può avere sullo stato di salute delle persone. Fino ad ora gli studi effettuati si erano concentrati in particolar modo sui legami tra povertà e cattiva salute. Secondo Fuller-Rowell, lo studio, pubblicato online su Psychological Science, suggerisce che lo stress causato dalla discriminazione in base alla classe sociale può essere un fattore importante per spiegare l’influenza negativa della povertà sullo stato di salute.

Genitori con disturbi legati ad ansia sociale? Possono trasmetterla ai figli

Soffrire di un disturbo d’ansia sociale rappresenta una condizione che aumenta la probabilità di avere dei figli che presentano vissuti e comportamenti legati all’angoscia, secondo una ricerca condotta presso il Johns Hopkins Children’s Center e che verrà pubblicata sulla rivista Child Psychiatry and Human Development. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbo d’ansia sociale metterebbero in atto uno specifico sottoinsieme di comportamenti responsabili di aumentare i livelli di ansia nei bambini. Tra questi comportamenti, individuati dai ricercatori, sono stati inclusi anche la mancanza o l’insufficiente presenza di calore e di affetto e la tendenza a rivolgere critiche o a manifestare dubbi verso la prole.

Lo stress durante l’infanzia aumenta il rischio di malattie croniche

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Lo stress e la trascuratezza emotiva sperimentati durante l’infanzia, fino all’adolescenza, secondo diversi studi presenti in letteratura, aumentano la probabilità di soffrire di disturbi psichiatrici in età adulta. Ora, secondo uno studio condotto presso il Rush University Medical Center e pubblicato sull’edizione online di Neurology i bambini che non ricevono cure adeguate e sono sottoposti a stress emotivo possono avere un rischio più elevato di malattie croniche, tra cui l’ ictus in età adulta.

Litio, disturbo bipolare ed orologio biologico, scoperto nuovo legame

Il disturbo bipolare è una condizione clinica caratterizzata dall’alternanza di umore elevato, mania e depressione e riguarda un numero di persone compreso tra l’1% e il 3% della popolazione generale. Sebbene il trattamento più diffuso ed efficace nella cura di questo disturbo negli ultimi 60 anni sia stato il sale di litio (cloruro di litio), pochi sono stati gli studi finalizzati a scoprire gli effetti del farmaco su alcuni meccanismi cerebrali.

Ansia e disturbi di personalità, qual è il ruolo dei fattori genetici?

I disturbi di personalità evitante e dipendente, caratterizzati tra l’altro da tratti ansiosi, potrebbero essere determinati principalmente da fattori genetici, secondo uno studio del  Norwegian Institute of Public Health. Le persone con questi disturbi condividono un comune tratto di ansia che, tuttavia, è legato ad un atteggiamento diverso nei confronti delle relazioni con l’altro.

Peso corporeo, l’obesità influenza il rendimento a scuola

Tra obesità e rendimento scolastico ci sarebbe un legame, secondo uno studio pubblicato su Child Development, e curato da ricercatori appartenenti a diverse università americane. L’ obesità, oltre ad influenzare lo stato di salute delle persone, ha delle ricadute negative sulle prestazioni degli alunni a scuola. Secondo Gable Sara, uno dei principali autori dello studio ed esperto di nutrizione, i risultati della ricerca dimostrano come tra il peso ed il benessere sociale, emotivo e scolastico esista una relazione complessa.