Perché piace un politico

Oggi parliamo di psicologia sociale, legata a qualcosa di attuale e qualcosa che ha sempre fatto notizia: la politica.

Ciò che ci interessa nello specifico è: quali sono i vari motivi che permettono ad un individuo di avere una preferenza per uno o per un altro personaggio politico? Ebbene, in questo caso andiamo a parlare di posizioni ideologiche, oltre al fatto di scelte psicologiche.

Stress, un test per scoprire se la salute è a rischio

 Stress, ovvero distress, la tensione eccessiva, esasperata, che chiude con un bilancio negativo tra quelle che sono le nostre possibilità di sopportazione ed il peso di cui farsi carico.
Lo stress fa male alla salute psicofisica, abbassa le nostre difese immunitarie e ci fa ammalare, eppure è spesso sottovalutato, non viene curato.

Nonostante la cura sia molto semplice, alla portata di tutti: allentare la tensione, fare attività fisica, respirare, prendersi del tempo per rilassarsi, dire qualche no, non fare una tragedia se non si riesce, per una volta, a spremersi, a dare il meglio. Sdraiarsi su un prato e guardare le nuvole, fin quando la mente è completamente sgombra, parlare con un amico, fare un bagno caldo, passeggiare, iniziare una dieta sana. Imparare a distinguere le ore lavorative da quelle off. Quante cose possiamo già fare contro lo stress! Piccole ma determinanti. Come scoprire se lo stress, che si trascina spesso dietro ansia e paure, sta compromettendo la nostra salute? Ce lo spiega la dottoressa Eva Selhub in The Love Response.

Déjà vu, quando il nuovo è familiare

 Déjà vu, la sensazione di aver già vissuto quell’attimo, di essere già stati in quel preciso luogo, in un dato momento, un ricordo che è nostro pur non appartenendo al passato.

Una percezione che certamente in tanti provano almeno una volta nella vita non senza un brivido di sorpresa: lascia quasi sconcertati visitare un posto, certi di non esserci mai passati, eppure avvertendo qualcosa di familiare, uno scenario già visto per l’appunto.

Sindrome del nido vuoto, come affrontarla

 La sindrome del nido vuoto colpisce i genitori quando il bambino inizia ad andare a scuola, quando i figli vanno via di casa, in generale quando la casa si svuota perché i ragazzi crescono, si sposano, si allontanano per motivi di lavoro o di studio e la coppia rimane sola.

Si sperimentano stati emotivi più o meno profondi come depressione, tristezza, senso di solitudine, sconforto, dolore, un senso di perdita. Ad essere più colpite sono le donne ma gli uomini non sono certo immuni.  Come affrontare e riempire il vuoto evitando che venga colmato da emozioni negative e faccia sprofondare in un disturbo più serio?

Pensiero ossessivo, quando pensare diventa realizzare

 Sono come degli intrusi che si affacciano con prepotenza nella mente mettendo su casa nelle idee, radicandosi alla razionalità, costringendo a pensarli e ripensarli infinite volte. Sono i pensieri ossessivi che ricorrono alla velocità della luce insinuandosi nel buon senso e seminando il panico: perché non riusciamo a liberarcene e come fare per tenerli a bada? E soprattutto, c’è qualcosa di sbagliato in chi è colpito da un pensiero intrusivo di cui non riesce a disfarsi e che lo tormenta?

Secondo quanto afferma il dottor Robert L.Leahy, psichiatra alla Yale University, questi pensieri assillanti si presentano spesso sotto forma di idee angoscianti come: “Ho il cancro”; “Non riesco a controllarmi”; “Ho commesso un errore”. Girano e rigirano nella mente come trottole al punto che l’individuo pensa ci sia qualcosa di sbagliato in lui e arriva a confondere il pensiero con la realtà. Ad esempio da “Non riesco a controllarmi” arriverà a credere che sia davvero così e simili.

Compatibilità coppia, questione di test o di testa?

 Compatibilità… quante volte, in riferimento a screzi nella vita di coppia e divergenze di opinioni e di carattere, abbiamo sentito o pronunciato la frase: “Non siamo compatibili”.
Eppure, a pensarci bene, i primi periodi di una relazione, provate a rivangarli, sono per molte coppie abbastanza tormentati, costellati da discussioni piuttosto accese e liti furibonde.

Poi, se tutto va bene, e se lo scontro si trasforma in confronto, come per magia, ci si sente più affini, forse perché scoprire le carte, i tasti dolenti, aiuta a creare una mappa di zone sensibili da non valicare se non si vuole offendere e litigare con il partner. Dunque, la compatibilità che cos’è? E’ una questione di test o di testa? Che ne pensano a riguardo gli esperti?

Ansia da risonanza e pet therapy

Quanto si deve ai nostri amici a quattro zampe non si riesce ancora a capirlo. Sicuramente tanto, ed oggi cerchiamo anche di capire ancora il perché. Partiamo forse da un po’ lontano, ma si riesce a comprendere meglio tutto il percorso.

L’ansia è un fattore molto pesante nel momento in cui dobbiamo dedicarci ad analisi specifiche che portano a conseguenze personali. L’esempio è la risonanza magnetica in un posto chiuso e le analisi del sangue.

Il farmaco che cancella i brutti ricordi

La pillola della felicità sembra che sia diventata realtà. E’ stato infatti lanciato in questi giorni, il comunicato stampa che parla di un nuovo rimedio a mezzo farmaco per cancellare i brutti ricordi.

La sostanza “magica”, sarebbe stata identificata nel metirapone, un nuovo farmaco che è in grado di rimuovere dalla mente umana, tutte le emozioni negative strettamente connesse a situazioni spiacevoli. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ed è stato seguito dai ricercatori Canadesi dell’Università di Montreal. Alla guida della ricerca, la dottoressa Marie-France Marin, che promuove il farmaco però, come medicinale in grado di sopperire alle persone che soffrono di stress post traumatico.

Rabbia, come evitare di rimuginare sulle discussioni

 Rabbia: temporanea, lo sfogo di pochi minuti che rientra ad una situazione di calma in breve, oppure rabbia rimuginata, quella che scaturisce quando continuiamo a pensare ed a ripensare ad un torto subito, a delle brutte discussioni, ad un’offesa, a rievocarle nella nostra mente anche a distanza di ore, giorni, con il risultato di rivivere la stessa sensazione più e più volte.

Inutile dire quanto questo sia controproducente per il nostro equilibrio emotivo. Tornare a casa da lavoro e snobbare le feste del cane perché nel percorso abbiamo ripensato ossessivamente ad un alterco con il capo piuttosto che con un collega. Capita così di portarsi la rabbia dentro e dietro, con effetti pesanti anche sulle relazioni interpersonali e sull’umore. Ma come fare a liberarsi dalla brutta abitudine, spesso innata, a rievocare la rabbia passata?

I traumi post stalking

Un fenomeno in grande crescita, purtroppo, è lo stalking. Aumento del fenomeno principalmente on line, ma anche nella realtà quotidiana, attraverso il cellulare e da vicino, è in costante aumento producendo delle statistiche preoccupanti.

Queste statistiche diffuse dalle centrali operative delle Forze dell’Ordine, stanno mettendo in guardia anche i centri medici cittadini, oltre che le associazioni legate alla tutela del cittadino, per cercare di ovviare il più possibile al fenomeno, ma soprattutto di cercare di aiutare i cittadini che sono vittime di questo fenomeno.

Solitudine, non sempre è negativa

 Solitudine: siamo abituati a considerarlo uno status necessariamente negativo, specie oggi in cui l’avvento del social a tutti i costi ci ha trasformato in identità interconnesse a decine di altre in un nanosecondo. Si può essere ancora soli nell’era del social network? Beh, sì, dal momento che tra contatto e relazione interpersonale intercorre uno spazio che potremmo paragonare a quello conoscente-amico. Il contatto lo conosci  sì ma solo di vista.

Bisogna operare un distinguo tra solitudine provocata dal fallimento delle relazioni e della vita sociale, ovvero il rimanere soli, e solitudine ricercata per restare da soli con se stessi, ritrovare l’equilibrio, una pausa benefica dal resto del mondo quando c’è bisogno di ritrovare la strada in solitaria, quando i compagni di viaggio che abbiamo al nostro fianco hanno intrapreso percorsi inconciliabili con il nostro modo di vivere e di guardare il mondo.

La cassiera: una catena di montaggio

Oggi parliamo di lavoro e di lavori particolari che hanno un effetto particolarmente forte dal punto di vista psicologico, sia per stanchezza che come modificazione di carattere.

Il lavoro che analizziamo è quello della cassiera. Le simpatiche signorine, che sono spesso ai terminali cassa dei centri commerciali, dei supermercati o del piccolo mini market sotto casa e che ci sembrano sempre sorridenti e soprattutto senza pensieri, nascondono in realtà un mondo interiore molto complicato e soprattutto intenso di emozioni.